Inviato 9 Luglio9 Lug Maserati 185 auto a semestre su due linee in due plant differenti .... che senso ha, industrialmente ed economicamente parlando? Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue
Inviato 9 Luglio9 Lug 58 minutes ago, __P said: C’è da dire però che Hornet l’ha voluta la precedente gestione, e Manley e Kuniskis di mercato US ne sapevano un bel pò. Anche il fatto che fosse un mero ricarrozzamento sono decisioni loro… D’accordo, però credo che i due nominati più che pensare ai clienti abbiano pensato all’interesse di Stellantis cercando di spalmare su due modelli la linea di produzione
Inviato 9 Luglio9 Lug 1 ora fa, vince-991 scrive: D’accordo, però credo che i due nominati più che pensare ai clienti abbiano pensato all’interesse di Stellantis cercando di spalmare su due modelli la linea di produzione Di FCA…
Inviato 11 Luglio11 Lug On 09/07/2025 at 18:16, dindi scrive: Maserati 185 auto a semestre su due linee in due plant differenti .... che senso ha, industrialmente ed economicamente parlando? in realtà tre impianti: Mirafiori GC e GT Grecale a Cassino Mc20 a Modena portaneranno GC e GT a Modena con MC20 entro fine anno e Grecale resta a cassino con la Stelvio e la Giulia, nel frattempo: A Cassino l'impianto è fermo dal 28 giugno per mancanza di ordini, oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di fermo impianto al netto di proroghe. nel 2025 Cassino ha lavorato in sei mesi 61 giorni sia per le due Alfa che per la Grecale... A Modena hanno prodotto nel 2025 45 auto (comprese le dimostrative stile McPura) con 11 giorni di lavoro dell'impianto in 6 mesi. A Mirafiori hanno prodotto 140 GT nel 2025, lo spostamento delle vetture a Modena è previsto per fine anno, quindi Modena se va bene lavorerà una decina di giorni in questi ultimi sei mesi del 2025, ma anche meno considerando agosto. Modificato 11 Luglio11 Lug da Alain "quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.
Inviato 11 Luglio11 Lug 31 minuti fa, Alain scrive: in realtà tre impianti: Mirafiori GC e GT Grecale a Cassino Mc20 a Modena portaneranno GC e GT a Modena con MC20 entro fine anno e Grecale resta a cassino con la Stelvio e la Giulia, nel frattempo: A Cassino l'impianto è fermo dal 28 giugno per mancanza di ordini, oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di fermo impianto al netto di proroghe. nel 2025 Cassino ha lavorato in sei mesi 61 giorni sia per le due Alfa che per la Grecale... A Modena hanno prodotto nel 2025 45 auto (comprese le dimostrative stile McPura) con 11 giorni di lavoro dell'impianto in 6 mesi. A Mirafiori hanno prodotto 140 GT nel 2025, lo spostamento delle vetture a Modena è previsto per fine anno, quindi Modena se va bene lavorerà una decina di giorni in questi ultimi sei mesi del 2025, ma anche meno considerando agosto. sono numeri davvero impietosi. Sbagliare un modello ci può stare, sbagliare completamente l'intera gamma prodotto e posizionamento del marchio è da galera e purtroppo la strada dell'elettrificazione ha fatto il resto.
Inviato 11 Luglio11 Lug 3 ore fa, libbio scrive: sono numeri davvero impietosi. Sbagliare un modello ci può stare, sbagliare completamente l'intera gamma prodotto e posizionamento del marchio è da galera e purtroppo la strada dell'elettrificazione ha fatto il resto. La corsa (cieca e praticamente senza piano B ) all’elettrificazione è stata la rovina di Stellantis ed in particolare dell ex FCA. McPura è un nome che fa schifo ma l’auto in sé è bellissima, peccato sia prezzata in maniera indegna. Modificato 11 Luglio11 Lug da leon82 1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera 2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint
Inviato 12 Luglio12 Lug Stellantis migliora l’accordo con un fornitore del metallo per salvarlo Cita L’agenzia Bloomberg: aumento del 3% sul prezzo dei componenti di Cln, società di Casellette (Torino) che forma il metallo. Si valuta l’acquisizione degli stabilimenti della società all’estero Stellantis avrebbe deciso di intervenire per sostenere uno dei suoi fornitori, il gruppo torinese Cln (Coils Lamiere Nastri Spa), in difficoltà finanziaria. È quanto scrive l’agenzia finanziaria Bloomberg. Il gruppo automobilistico avrebbe annunciato l’intenzione di pagare oltre il prezzo contrattualmente stabilito per alcuni componenti forniti da Cln, nell’ambito di un piano più ampio per garantire la continuità della catena di fornitura. Il gruppo guidato dal Ceo Antonio Filosa – dice Bloomberg – sarebbe disponibile a pagare circa il 3% in più sui contratti di fornitura relativi agli stabilimenti italiani. La misura punta a dare respiro a un’azienda considerata strategica per la produzione automobilistica del gruppo. Ma la stessa Stellantis sarebbe in trattative per acquisire alcuni impianti produttivi di Cln all’estero, in particolare in Polonia e in Brasile. Un’operazione che rientrerebbe in una più ampia strategia di rafforzamento industriale e di tutela delle filiere internazionali. Il riassetto dei rapporti contrattuali con Stellantis rappresenta una componente fondamentale del piano di ristrutturazione che Cln sta portando avanti per ridurre il proprio indebitamento. Stellantis e Cln non hanno commentato le ipotesi. Cln, realtà storica dell’automotive con sede a Caselette (Torino), fornisce da decenni componenti metallici per la produzione di veicoli, e opera sulla lavorazione e formatura del metallo e nell’assemblaggio di componenti per l’industria auto. Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.
Inviato 17 Luglio17 Lug Cita Stellantis prevede di raddoppiare entro il 2030 la propria produzione nell'impianto di Kenitra in Marocco, con un investimento da 1,2 miliardi di euro. E' quanto riferisce l'agenzia Bloomberg riportando l'agenzia egiziana Map. Dalla fabbrica usciranno piccoli veicoli elettrici e motori mini-ibridi.
Inviato 17 Luglio17 Lug Beh è un altro successo per il sistema italiano, avanti così... Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.
Inviato 17 Luglio17 Lug All’interno dello stabilimento di Kenitra verranno assemblati veicoli elettrici di piccola taglia e motori mini-ibridi, allineando così la produzione alle nuove esigenze di sostenibilità ambientale e transizione energetica. Dovrebbero essere quelle con meno margini.
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