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Featured Replies

Inviato
  • Autore
...È un comportamento che ormai non viene né controllato né sanzionato, tanto è diffuso e purtroppo talvolta imitato dalle stesse FdO.

...

Vero anche questo, le regole dovrebbero avere tutte il medesimo peso. Stesso discorso vale per la circolazione sulla terza corsia in autostrada, mai vista una volante fermare un'auto per questo motivo. Salvo poi multare perché non hai in auto il tagliando dell'assicurazione appena rinnovata (scusate lo sfogo ma è capitato di recente a chi vi scrive :lol: ).

  • Risposte 124
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  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

Inviato

Non vorrei fare il bastian contrario ma se tutti rispetteremo il codice della strada vorrebbe dire che siamo tutti finiti in paradiso senza nemmeno essercene accorti.

La questione e che, in alcune situazioni, non è materialmente possibile rispettarlo. Le ragioni possono essere molteplici ma partendo dalla base si dovrebbe operare una profonda rielaborazione dello stesso CDS e porlo come insegnamento obbligatorio. Non solo relegato ai pochi mesi di scuola guida ma fin da quando si tolgono le rotelle alla bici nonché vigilare sulle "fantasiosi" iniziative dei comuni italiani.

La vostra iniziativa merita lode e rispetto pero' è proprio un sistema che deve cambiare.

Inviato

Non dico tutti, ma se tanti rispettassero il Codice... sarebbe molto più facile identificare e neutralizzare i guidatori davvero molto pericolosi.

Invece, con la scusa che tutti (il 99,99%) hanno una guida fatta di continui errori, il sistema si è tarato sul chiudere sempre un occhio o due; ma in questo modo li si chiude sui comportamenti anche più rischiosi.

In generale il problema è di percepire la propria presenza sulla strada. Ma noto che la percezione del sé nello spazio (anche a piedi) è un problema diffuso tra i popoli latini: per la serie, fermarsi a ciarlare con gli amici nel mezzo di un passaggio affollato, senza rendersi conto del tappo che si sta facendo.

Rapportato alle auto, in movimento, sappiamo bene che livelli di danni si possono provocare con una minima mossa sbagliata. Il problema è appunto che non se ne rendono conto i guidatori.

Ci sono due componenti culturali che secondo me vanno abbattute: il concetto che, siccome l'auto serve a molti, allora la guida è un diritto naturale; e il sentirsi invincibili dall'interno della scatola, specie nei confronti dell'utenza debole.

Il primo punto lo si contrasta con controlli regolari e costanti dei guidatori: c'è tanta ossessione sui neopatentati, ma poi passata quella soglia si può fare sostanzialmente quello che si vuole. La gente deve sentirsi gli occhi addosso sempre e comunque: registratore di eventi con telecamere obbligatorio in auto, controlli più fitti e senza pietà, ripetizione del test di guida anche di fronte ad infrazioni considerate minori (ma comunque pericolose), revisioni programmate di teoria e pratica. Costa di più? Pace, è tuo onere dimostrare che puoi condurre un mezzo.

Il secondo punto io lo combatterei con un inasprimento durissimo delle norme, perché la maggior parte dei comportamenti alla guida oggi cade sotto banali infrazioni civili quando nella pratica, per il danno che si può provocare, non ha niente di diverso da atti di violenza privata e tentativi di omicidio.

Questo si può riassumere con una richiesta di maggiore responsabilità a chi vuole condurre un veicolo, che può essere strutturata in una campagna stampa+politica.

La questione è che in nome del benaltrismo qualsiasi atto scorretto viene perdonato; è necessario tracciare una linea netta.

Oltre a questo, mi piacerebbe vedere un patto collaborativo tra gestori dell'infrastruttura e utenti. Programmare interventi di revisione (fattibile per passi, su specifici tratti di strada) in cui applicare una migliore cura della struttura e una maggiore permissività delle regole, a fronte di una riduzione di tolleranza per le violazioni.

Esempio: un tratto con limite a 50 lo faccio diventare 60, ma chi va a 65 lo impalo.

Questo permetterebbe di far venir meno quel lassismo diffuso per cui le norme vengono perennemente violate perché percepite lontane dalla realtà, laddove in realtà solo in alcuni punti è vero che si può violare la norma in sicurezza (e in certi posti è pure necessario!).

E' stato verificato da numerosi studi che l'adeguamento della norma a limiti più prossimi alla realtà tecnica favorisce il rispetto generale delle prescrizioni. Esempio: i cantieri autostradali limitati a 60 non vengono rispettati da nessuno; già a 80 la loro credibilità aumenta e il comportamento rispettoso si diffonde (e, di nuovo, è molto più facile individuare i trasgressori).

La diffusione di questi tratti con "limiti veri" contribuirebbe a diffondere il concetto che il limite non è piazzato ad cazzum, che è invece la filosofia che poi porta ad ignorarli laddove invece ci sono dei pericoli elevati.

E la cosa che lascia più perplessi è che, pur essendoci ormai più rotonde che incroci, il Codice della strada trascuri completamente la loro esistenza.

Su questo rispondo ni :) il Codice di per sé regola con completezza la questione, restando su affermazioni elementari ma inattaccabili. Il problema è che la rotonda è uno strumento che richiede non dico un'interpretazione -perché il Codice deve comunque essere rigido- ma una capacità di applicare le regole elementari all'interno di ragionamenti più complessi; capacità che i più non hanno o non vogliono applicare (e qui mi sale il talebanesimo e renderei già questa mancanza un filtro al diritto di guidare :§).

Aggiungiamoci poi -citavo appunto la cura dell'infrastruttura- il fatto che il 90% delle rotonde è costruito senza la segnaletica corretta: hai voglia a dire che devi mettere la freccia per lasciare la corsia, se la corsia non è manco disegnata...

Tutto questo per dire che non bisogna cambiare il Codice ma bisogna accompagnarlo ad una guida ufficiale alla sua applicazione pratica (non solo per le rotonde ma per molti altri aspetti della guida). E' uso comune accompagnare le leggi con i regolamenti attuativi, basta scriverlo in linguaggio umano e darne diffusione al pubblico.

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

Inviato
  • Autore
... porlo come insegnamento obbligatorio. Non solo relegato ai pochi mesi di scuola guida....

Su questo hai perfettamente ragione ma sul fatto che a volte non sia nemmeno possibile rispettarlo non siamo d'accordo. Perché lo pensi?

Non dico tutti, ma se tanti rispettassero il Codice.......

Volevamo cliccare il "mi piace" ma sul tuo post manca il pollice verde ;) Il tuo intervento è completamente condivisibile ma un dubbio ci sorge sull'inasprimento delle sanzioni: aumentando ancora la soglia otterremo maggiore rispetto delle norme o più gente che scappa quando vede la paletta? Secondo noi, come hai detto, tutto sta nella cultura, nella percezione di sé e dei rischi che il nostro comportamento genera.

Modificato da Rivista Automobilismo

Inviato


SI METTE LA FRECCIA PER ENTRARE O PER USCIRE?

In entrambi i casi. Si mette la freccia a sinistra per entrare in rotatoria mentre va messa a destra per uscirne. Così ha chiarito il Ministero nel 2011 – cosciente della mancanza di norme specifiche nel Codice della Strada – aggiungendo anche che non è necessario mantenere la freccia durante la fase di percorrenza della rotonda. I problemi semmai si possono verificare nel caso di rotonde molto piccole dove le fasi di entrata, percorrenza e uscita tendono a sovrapporsi.


Se la Vs. rivista riporta correttamente quanto dice il Ministero, non capisco che senso abbia segnalare sempre

con la freccia sinistra l'entrata nella rotatoria.

Personalmente credo sia più corretto e indicativo inserire la freccia sinistra entrando in rotatoria nel caso quantomeno non si esca alla prima uscita ; se tutti, qualsiasi uscita poi prendano, inserissero la freccia a sinistra, cosa indicherebbero?

Io entrando in una rotatoria, con precedenza per chi è all' interno della stessa, mi comporto così : freccia a destra se esco alla prima uscita, freccia a sinistra se esco alla seconda o seguenti.

In pratica mi comporto come spiegato in questo sito istituzionale inglese ( vedere soprattutto "rule 185" ):

https://www.gov.uk/using-the-road-159-to-203/roundabouts-184-to-190

Naturalmente il tutto invertito :mrgreen:

Modificato da lino68

Inviato
Su questo hai perfettamente ragione ma sul fatto che a volte non sia nemmeno possibile rispettarlo non siamo d'accordo. Perché lo pensi?

Perché il nostro dovere di rispettarlo è legato al fatto che siano anche gli altri a rispettarlo.

Se gli altri mantengono un comportamento sbagliato, nelle rotonde è un classico, o ci si adegua o si rischia un incidente.

E questo è solo un semplice esempio

Inviato

Il "lo fanno tutti quindi lo faccio pure io", è la nostra genesi del casino.

da ragazzino mi dicevano sempre "allora se si buttano in un pozzo te li segui senza indugio...".

se si cercasse di rispettare le regole A PRESCINDERE di cosa fanno gli altri...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato

se tutti, qualsiasi uscita poi prendano, inserissero la freccia a sinistra, cosa indicherebbero?

Indicherebbero che da una strada secondaria si sta entrando in una principale, come succede nell'immissione in un'extraurbana o in autostrada ;) formalisticamente nulla da dire.

Però son d'accordo sul fatto che appesantisce inutilmente le manovre. In autostrada ha senso pratico perché l'immissione deve avvenire in libertà, e quindi segnalo in anticipo rispetto a quando voglio entrare. Ma in una rotatoria, dove già il sistema di uso delle frecce viaggia tra il "faccio il contrario" e il "me ne sbatto", preferisco di gran lunga una gestione sicura degli ingressi e segnalazioni corrette delle uscite.

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

Inviato
Il "lo fanno tutti quindi lo faccio pure io", è la nostra genesi del casino.

da ragazzino mi dicevano sempre "allora se si buttano in un pozzo te li segui senza indugio...".

se si cercasse di rispettare le regole A PRESCINDERE di cosa fanno gli altri...

Il concetto è un tantinello più complesso, non credi?

Non si tratta di "lo fanno tutti lo faccio pure io". Si tratta, il più delle volte, per le strade che percorro io, di evitare di passare dal carrozziere une mese si ed uno no.

Inviato
Indicherebbero che da una strada secondaria si sta entrando in una principale, come succede nell'immissione in un'extraurbana o in autostrada ;) formalisticamente nulla da dire.

Per immissione in un'extraurbana cosa intendi? Perché se tramite una corsia d' accelerazione come entrando in un' autostrada ok , se no, non capisco.

Comunque in una corsia d'accelerazione la segnalazione con freccia a sin. ha un senso non solo formale : mette "in allarme " chi è già in autostrada, nel caso non avesse notato che c'era una corsia di accelerazione che c'è un'auto che si vuole inserire nel flusso di traffico e lo "invita" ad agevolare la manovra.

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