Vai al contenuto

Passante di Mestre ed altre infrastrutture necessarie


duetto80

Messaggi Raccomandati:

Sono il primo a dire che sono necessarie autostrade e nuove strade di collegamento, ma bisogna lavorare anche sul fronte dei trasporti su rotaia che sono sempre stati lasciati abbandonati per le forti lobby e poteri forti...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 282
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Speriamo...anche se secondo me questa gestione di TI pensa solo a far concorrenza all'aereo sulla Milano-Roma invece di concentrarsi su quello che secondo me costituisce un potenziale inespresso: i pendolari.

Quando andavo avanti e indietro da Bergamo al Poli in Bovisa c'erano treni affollati con gente che stava in piedi anche in mezzo alle carrozze 5 giorni su 5. Oltre a questi c'erano tutti quelli che andavano avanti-indietro in auto perchè preferivano stare seduti in auto in coda piuttosto che in piedi sul treno, oltre al fatto che a Bg non esiste parcheggio per l'auto in stazione!

 

花は桜木人は武士

Link al commento
Condividi su altri Social

In molti degli ultimi messaggi mi pare di aver riscontrato, in buona misura, le stesse mie considerazioni e convinzioni. Da un lato non è razionalmente pensabile eliminare i trasporti su gomma (io non lo penso di certo), ma dall'altro mi pare evidente che, quando si parla di traffico merci e di costruzione di nuove strade, buonissima parte di ciò che ci viene spacciato per "necessario" e "inevitabile" non lo è affatto: è solo più comodo, più conveniente (per qualcuno), più remunerativo.

I metodi per ridurre sensibilmente i volumi del traffico merci (e i relativi pesantissimi, ma curiosamente mai colpevolizzati, effetti in termini di pericolo stradale ed inquinamento) ci sarebbero eccome, come dimostra il fatto che nonostante la capillarità della nostra rete stradale abbiamo un traffico su gomma che non conosce eguali all'estero. Evidentemente questa è una di quelle rare cose in cui, guarda caso, non si deve prendere esempio dagli stranieri. Basterebbe che ci fosse la volontà di farlo.

Esattamente come accade, ad es., al fumatore o bevitore o giocatore o aspiratore incallito, il quale ha sempre a portata di mano la possibilità di fumare o bere o giocare o aspirare meno, ma se non vuole farlo mai e poi mai lo farà, trovando innumerevoli verosimili "motivazioni" con cui giustificare a se stesso ed al prossimo la sua (complice) "impotenza" di fronte alla situazione.

Modificato da marimasse
Link al commento
Condividi su altri Social

assoltamente d'accordo, ma il prblema e' che qui si osteggia tutto: sia una alternativa importante alla gomma vedi TAV in val di susa che la piu "modesta" richiesta di una nota azienda di logistica del nord ovest di mettere 2 guidatori italiani in cabina : sempre pagati a prezzo pieno ma riducendo cosi i tempi di sosta e i rischi di incidenti ricevono smepre un rifiuto (motivo per cui ora ci sono alla guida cammionisti dell 'EST)

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

Link al commento
Condividi su altri Social

...il problema e' che qui si osteggia tutto: sia una alternativa importante alla gomma vedi TAV in val di susa che la più "modesta" richiesta di una nota azienda di logistica del nord ovest di mettere 2 guidatori italiani in cabina...

Per quanto mi riguarda, io tendo ad essere contrario a quei cosiddetti "rimedi" che partono dal presupposto che il volume del trasporto su gomma nostrano, già grottescamente smisurato, non possa essere in alcun modo ridimensionato, ma anzi sia "destinato" ad aumentare.

Mi disturba molto, insomma, che si parli della spropositata onnipresenza di camion su tutte le nostre strade così come si parla, ad esempio, dei terremoti o del sole che sorge/tramonta ad una certa ora: qualcosa che non dipende da noi, ma che noi possiamo e dobbiamo soltanto accettare.

Mi piacerebbe ci si preoccupasse per PRIMA COSA di attuare alcuni seri e concreti interventi per ridurre sensibilmente il traffico pesante e POI, casomai, di fare nuove strade. Esattamente come mi piacerebbe che, ad esempio, la costruzione di discariche ed inceneritori venisse pianificata DOPO aver ottimizzato al massimo le procedure di produzione, differenziazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Ovviamente non sono cose che si possano fare dall'oggi al domani (nemmeno un'autostrada o una galleria o una discarica...), ma se mai si parte mai si arriva.

Però se si facesse così, ci sarebbe il... rischio che non poche nuove strade (e rotatorie e discariche e opere varie) si rivelassero non più necessarie; il che sarebbe un gran bene per l'ambiente, per coloro che ci abitano (=tutti noi), per le finanze pubbliche e anche per la sicurezza stradale vera, che non è quella degli obblighi/divieti isterici e delle relative multe esattoriali. Non a caso quando ci fu l'ultima, deliziosa, "agitazione" dei camionisti (quella grazie alla quale, tra l'altro, il prezzo del gasolio poté schizzare in alto, facendo di fatto pagare agli automobilisti le concessioni fiscali elargite ai trasportatori), le strade per qualche giorno, come per magia, sembrarono deserte e mooolto meno pericolose, anche se a nessuno, pensa un po', venne in mente di fare qualche bella statistica sul numero di incidenti...

Tendo quindi ad osteggiare, eccome, tutte quelle "opere" che vengono spacciate per nobili e disinteressate, finalizzate al presunto bene della collettività, quando invece hanno un sapore diametralmente opposto. Se in una casa fredda perché piena di spifferi e finestre socchiuse arrivasse un "esperto" che, per risolvere il problema, proponesse di installare un impianto di riscaldamento parecchio più potente, tanto da garantire la possibilità di tenere addirittura qualche finestra spalancata, io di certo osteggerei tale proposta. Specialmente se saltasse fuori che l'esperto trae un qualche tornaconto dalla vendita di caldaie e tubi e termostati e combustibili...

Modificato da marimasse
Link al commento
Condividi su altri Social

per agire in anticipo occorre prevedere, e per prevedere occorre partire dalle statistiche attuali ed avere fortuna.

per la fortuna, lascio ad ognuno i suoi riti scaramantici, ma avendo studiato pure troppa matematica, ti faccio notare che parlando da un punto di vista strettamente statistico nei giorni dello sciopero ero per strada (e non per scelta) e visto che non c'era benzina pure le auto scarseggiavano molto, quindi le statistiche non sarebbero confrontabili,

ora nel caso specifico sono d'accordo con la minore pericolosita' (motivo per cui nel frattempo mi pareva furbo il doppio autista), ma in generale questi accostamenti invece spesso vengono fatti proprio per giustificare posizioni incredibili :

la cosa poi e' particolarmente complessa per quelle infrastrtture che a loro volta influenzano profondamente la vita di ogni giorno creando quello che che i 'merregani chiamano "self fulfilling prophecy" ossia profezie autoavveranti:

ad es. "se io non do' mai fiducia a mio figlio, e' probabile che lui cresca privo di fiducia in se'"

allo stesso modo se non costruisco una via di comunicazione comoda per andare in un dato posto , finira' che li' (a meno che non ci siano dei forti richiami per fattori specifici locali) ci andarnno solo in pochi e solo quelli che "devono".

se invece la via e' comoda la gente comincera' ad usarla la zona proliferera' fino forse ad attirare gente di per se'

esempi ?

se l'areoporto e' impossibile da raggiungere la gente lo evita, le compagnie allora invece che offrire collegamenti diretti ed avanzati , dirotteranno i flussi verso scali terzo-mondisti pericolosi, privi di parcheggi e che ti costringono a 6 cambi prima di arrivare a destinazione e quindi perderanno traffico a favore di scali internazionali, riducendo ancora di piu' il traffico.

viceversa se si costruisce una bella super strada, ad es in occasione delle olimpiadi invernali nella val chisone, ossia la valle di sestriere (che non e' la val di susa in tutti i sensi) sucessivamente assisti ad un fiorire di attivita' ed iniziative che personalmente non mi sarei mai aspettato.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

Link al commento
Condividi su altri Social

Treviso, caos al casello del Passante

Coda di chilometri e momenti di tensione

Attese di quasi un'ora all'uscita tra macchine in panne

e malori. La Provincia: «Pronti a chiedere la chiusura»

TREVISO (22 febbraio) - In coda per tre chilometri e un'attesa di quasi un'ora per uscire dal casello di Preganziol del Passante. Quella di ieri è stata una giornata di passione per le migliaia di automobilisti diretti nelle località sciistiche del Bellunese.

Ci sono state scene di autentico caos e momenti di tensione al casello intermedio. Macchine in panne, un paio di persone che si sono sentite male e sono state soccorse da un'ambulanza del Suem. Una pattuglia della Polstrada che ha fatto da filtro allo svincolo del Passante per dare consigli agli automobilisti in difficoltà. Gente che ha imprecato contro la cattiva segnaletica stadale all'uscita del casello.

La circolazione è entrata in tilt già nella tarda mattinata quando si sono formate le prime code. E il presidente della Provincia Leonardo Muraro promette: «Se capiterà ancora siamo pronti a chiedere la chiusura del casello».

il gazzettino

20090222_casel.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

bloccati in coda al nuovo casello del passante, per la mancata apertura della bretella diretta per l'a27

in coda per tre chilometri e un'attesa di quasi un'ora per uscire dal casello di preganziol del passante. Quella di ieri è stata una giornata di passione per le migliaia di automobilisti in partenza per un weekend in montagna. Ci sono state scene di autentico caos e momenti di tensione: Macchine in panne, un paio di persone che si sono sentite male e sono state soccorse da un'ambulanza del suem; una pattuglia della polstrada che ha fatto da filtro allo svincolo del passante per dare consigli agli automobilisti in difficoltà; gente che ha imprecato contro la cattiva segnaletica stadale all'uscita del casello. La circolazione è entrata in tilt già nella tarda mattinata quando si sono formate le prime code e nel primo pomeriggio la situazione è andata progressivamente peggiorando. Ll casello di preganziol è dotato di 4 varchi: I due riservati al telepass sono rimasti quasi del tutto inutilizzati, mentre gli altri due destinati sono rimasti costantemente ingolfati. Verso le 13,30 la coda aveva raggiunto i tre chilometri e ci sono stati seri pericoli anche di provocare degli incidenti stradali quando è stata invasa pure la corsia di soccordo. «abbiamo corso senza problemi per una ventina di chilometri poi il blocco nei pressi del casello», dice il conducente di una fiat punto diretto con la famiglia verso belluno per trascorrere il fine settimana sui campi ancora innevati. «non avrei certo preso il passante se avessi saputo di dover uscire al casello intemedio di preganziol per poi fare tre chilometri di strade comunali per prendere l'a-27». è stata un'odissea anche per ciano donadon di treviso al rientro da milano: «ho capito che le cose non andavano al momento di uscire dall'autostrada a-4 per imboccare il passante. Allo svincolo c'è il cartello con l'indicazione trieste-belluno. La maggior parte degli automobilisti era all'oscuro di dove uscire al casello di preganziol per andare in direzione della montagna. Ho visto decine di turisti stranieri mettersi le mani tra i capelli quando hanno capito di essere finiti in un imbuto. Dopo un paio di ore d'attesa ho preferito proseguire per quarto d'altino allungando il percorso di parecchi chilometri per rientrare a treviso. A fronte di una simile emergenza, non era preferibile rinunciare al pedaggio facendo passare i mezzi per i 4 sportelli? Sono convinto che ci sono molte famiglie partite dalle zone del veneziano che raggiungeranno le zone di montagna a sera inoltrata».

Ha constato di persona i disagi alla circolazione anche il consigliere comunale di preganziol massimiliano spagnol. «si sapeva - commenta - dei rischi che avrebbe comportato l'apertura ad ogni costo del casello intermedio, in assenza delle opere complementari al passante».

Mancano il raccordo diretto tra il passante e l'a-27, causa prima della paralisi del traffico registrata ieri, poi il completamento della variante nord-ovest di mogliano, lo spostamento 800 metri più a sud dell'attuale barriera dell'a-27 e la tangenziale nord-ovest di zero branco; e infine la variante nord di casale (costo 4 milioni e mezzo di euro, ma non ancora appaltate).

In proposito il presidente della provincia di treviso, leonardo muraro, ha detto ieri che «se dovesse verificarsi un altro fine settimana così caotico per la circolazione, non esiterò a chiedere la chiusura temporanea del casello di preganziol».

Nello duprè

Modificato da lucaf1
--- ridotti caratteri cubitali ---
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.