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Alfa Romeo - filosofia sul brand, sui modelli e sullo sviluppo


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Inviato
14 minutes ago, Yakamoz said:


Il vero problema di noi italiani è proprio questo amico immaginario, l’”itagliano medio” reo di compiere tutto e il contrario di tutto, a seconda della discussione che bisogna mandare in vacca.

Qualcosa non funziona? Non è colpa di chi l’ha fatta, è colpa dell’italiano medio.

Al governo c’è lo schieramento opposto al tuo? Colpa dell’italiano medio.

Non siamo mai noi, è sempre il nostro vicino di casa.


Oltre che un argomento autoassolutorio, è pure insufficiente in un mondo globalizzato.

Se Alfa Romeo non vende per colpa degli italiani, all’estero dovrebbero vendere tutte quelle che non vendono qui. Invece…

 

Hai visto mai che la colpa è di non sa fare o non sa vendere le automobili, e non del cliente che “non le capisce”?

Ricordo che negli anni ‘80 il paese era ancora più pieno di itagliani medi, eppure le 164 e le Thema le vendevano come il pane.

Dieci anni prima c’erano la Gamma e l’Alfa 6, e non le voleva nessuno.

Dieci anni dopo c’erano la K e la 166, stessa sorte.

Eppure l’italiano medio abita sempre accanto a me da trent’anni.

 

Intanto passano il tempo e le generazioni, e se negli anni ‘80 era relativamente facile recuperare mercato dopo aver sbagliato un solo modello a fronte di tanti successi, negli anni 2020 è diventato un casino, dopo decenni di errori.

 

E allora sì, la seconda parte del tuo post è corretta: per recuperare i clienti servono misure dolorose.

Ne aggiungo una quarta, che poi era quella adottata da Marchionne:

4) mettersi a fare buone automobili, stringere le chiappe, erodere il 10% dei clienti della concorrenza. 6 anni dopo uscire con i nuovi modelli ed erodere un altro 10% e via così, finché alla terza/quarta generazione di modelli ci saranno abbastanza vecchi clienti soddisfatti che troveranno la nuova serie della loro macchina ancora più bella e ben fatta.

 

Con Giulia e Stelvio è stato fatto qualcosa di irripetibile come sforzo economico e bontà del risultato.

Che ne è stato poi?

 

Maglionne quello che aveva previsto 400 mila Giulia+Stelvio l'anno? Forse siamo arrivati a 400 mila oggi, dopo DIECI anni.

 

La verità è che da vent'anni a questa parte fare buone auto non basta più. Paradossalmente direi che è quasi diventato un optional rispetto al contorno. Bisogna lavorare sulla percezione del marchio, investendo la stessa quantità di soldi che si investe pre creare una macchina da zero. E non per un anno, continuamente. DEVI essere un fottuto martello. In TV, sui giornali, sui cartelloni delle strade, su Internet, nei centri commerciali, porca trota, per fare un esempio stupido, in quello della mia città c'è uno spazio dedicato ai concessionari per presentare le auto, ogni mese o paio di mesi il marchio presentato cambia, In 25 anni Alfa non si è MAI vista. MAI.  Porca pupazza, perfino il latte alla Coop deve avere lo stemma del biscione sopra. E se è così in Italia, che ha probabilmente più conce Alfa di tutto il resto del mondo messo assieme, figurati all'estero.

 

Quando sarai arrivato al perk "le mie auto si vendono da sole", potrai fare come Rolex della quale non si vede una pubblicità esplicita in TV da millenni.

 

E poi, come dici tu, la gamma va seguita, coccolata, aggiornata, ampliata. Seguendo i trend del momento. Ma in un lasso di tempo ragionevole, non a botte di MY per 10 anni (che tolgono invece di aggiungere) e un modello nuovo ogni 10 anni. La gente vuole il tablet da 50 pollici? Belin, fai il tablet da 50 pollici, chi se ne frega se è un pugno in un occhio, lo è su tutte le auto. La gente vuole la telecamera 720°? Mettila. La comprano in due? Chissene, il terzo che la compra ti avrà già fatto guadagnare. Se invece vuoi star lì a vedere il costo della vite, va bene, scelta assolutamente rispettabile, ma allora stacca la spina.

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Inviato
3 minuti fa, stev66 scrive:

Mah, si dimentica che negli anni '80 una Thema ed una 164 costavano come una 190 ed una 200 3.0 costava come due thema turbo.

Da ligure oggi non mi posso comprare manco una swift da 20k ( se non usando risparmi , cosa che non voglio ) , figuriamoci una Stelvio da 60k. Ma non posso chiedere che se x3 costa 60, Stelvio costi 40 .


Anche la Thema 8.32 costava come due turbo, eppure si vendevano.

Con l’aggravante che se il cliente Mercedes voleva muoversi senza tirare calci alla propria macchina era costretto a prendersi la 300, mentre il cliente Lancia aveva già la 2000 turbo che camminava quasi come la 8.32, costava la metà e non aveva l’IVA al 38%.

 

Il confronto qui non è tra italiane e tedesche, ma su come il mercato domestico ha accolto diversi modelli autoctoni, a riprova del fatto che il problema non era nella testa dei clienti ma nella bontà del prodotto.

 

Chiaramente l’immagine dei suddetti brand trent’anni fa era infinitamente migliore di oggi.
Ma anche qui, la colpa è di chi l’ha peggiorata così tanto, proprio mentre i tedeschi la stavano migliorando così efficacemente (Mercedes W210, BMW E39, Audi A6 C5 ecc.).

 

Quanto alla Stelvio a 40k, mi ricordo certe scontistiche assurde già nel 2018, sul nuovo. Roba da non credere.

Non so se fosse giusto o sbagliato, ma di certo rispondeva alla logica di seminare tanta futura clientela, se solo gli avessero dato qualcosa di nuovo da comprare al termine del leasing.

  • Mi Piace 1

Senza_titolo_3.jpg

Inviato (modificato)

Oggi sputo fatti:

 

a) il mercato italiano ha portato al break even, quando possibile, auto che solo una madre avrebbe potuto amare, e la vecchia Fiat negli anni 90/2000 è stata ben contenta di fare leva su questo punto con overconfidence, autodistruggendosi letteralmente;

 

b) gli sconti di Giulia o Stelvio sono sempre stati allineati a quelli della concorrenza, qualche volta qualche punto % in più, qualche volta meno;

 

c) le auto hanno venduto in maniera appropriata rispetto a quello che è stato fatto (genio ingegneristico) e a quello che NON è stato fatto (continuità commerciale);

 

d) era da illusi aspettarsi le file al di fuori del concessionario stile Apple Store. C'è solo un marchio con quel tipo di percezione ed è Ferrari, per tantissimi motivi tra cui la continuità del management senza interruzioni (ma pensa tu). Prendiamoci 5 secondi di silenzio per apprezzare il fatto che sia rimasto italiano e non abbia avuto altre derive;

 

e) in ogni caso hanno rialzato il brand per percezione (salvo poi riaffossarla con le rialzette) e mi pare che ci abbiano pure tirato fuori qualche spiccio di utile, quindi non capisco chi ne parla come se si parlasse di una Thesis o Stilo a caso.

 

f) dal 2016 ad oggi, il mondo è cambiato, Sparta (gli alfisti) ha pure pianto ma di certo Atene (i crucchi) non hanno riso, anzi direi che nella sua scala molto più piccola Alfa abbia avuto molto più di cui compiacersi rispetto ad un'Audi con -90% utili e auto che sembrano le copie cinesi di quello che facevano 10 anni fa.

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato
5 ore fa, RightKnider scrive:

Perdonate la mia ignoranza (l'Alfa Romeo non viene venduta qui da poco meno di dieci anni), ma è vero che Giulia e Stelvio non hanno la telecamera a 360°?

Sì, è vero.

43 minuti fa, Sepp0 scrive:

Maglionne quello che aveva previsto 400 mila Giulia+Stelvio l'anno? Forse siamo arrivati a 400 mila oggi, dopo DIECI anni.

400 mila Alfa l'anno a gamma completa.

  • Grazie! 1
Inviato
47 minutes ago, Yakamoz said:


Anche la Thema 8.32 costava come due turbo, eppure si vendevano.

Con l’aggravante che se il cliente Mercedes voleva muoversi senza tirare calci alla propria macchina era costretto a prendersi la 300, mentre il cliente Lancia aveva già la 2000 turbo che camminava quasi come la 8.32, costava la metà e non aveva l’IVA al 38%.

 

Il confronto qui non è tra italiane e tedesche, ma su come il mercato domestico ha accolto diversi modelli autoctoni, a riprova del fatto che il problema non era nella testa dei clienti ma nella bontà del prodotto.

 

Chiaramente l’immagine dei suddetti brand trent’anni fa era infinitamente migliore di oggi.
Ma anche qui, la colpa è di chi l’ha peggiorata così tanto, proprio mentre i tedeschi la stavano migliorando così efficacemente (Mercedes W210, BMW E39, Audi A6 C5 ecc.).

 

Quanto alla Stelvio a 40k, mi ricordo certe scontistiche assurde già nel 2018, sul nuovo. Roba da non credere.

Non so se fosse giusto o sbagliato, ma di certo rispondeva alla logica di seminare tanta futura clientela, se solo gli avessero dato qualcosa di nuovo da comprare al termine del leasing.

 

Ti do sostanzialmente ragione, ma lui diceva una cosa diversa (giusta o sbagliata non lo so, nell'80 avevo 6 anni e nel 90 16, quindi non è che fossi proprio addentro al mondo automobilistico): Thema e 164 vendevano perchè costavano come le Mercedes/BMW di un segmento inferiore.

 

E' come se oggi Giulia costasse come la Serie 1 o Stelvio costasse come X1: ovvio che le gente le compra più volentieri, costano meno e sono un segmento sopra, è lo stesso motivo per cui MG ZS/HS stan vendendo a mazzi.

Inviato (modificato)
16 minuti fa, Sepp0 scrive:

Thema e 164 vendevano perchè costavano come le Mercedes/BMW di un segmento inferiore.

Qualche dubbio a riguardo mi rimane: qualche autopareriano archivista potrebbe attualizzare le effettiva differenze di prezzo allora? 

13 ore fa, jameson scrive:

Tutti o quasi quelli che ho conosciuto le hanno prese solo per il nome, senza neanche sapere quello che hanno preso.

Il nome (Mercedes da sempre, poi da metà anni '70 BMW, Audi si unì al club solo nei '2000) la Triade se lo era però virtuosamente creato con generazioni successive di vetture di alta e costante qualità e negli ultimi lustri stanno sostanzialmetne vivendo di rendita.

Finché dura... 

Modificato da johnpollame
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Bialbero-propulso e Busso-avantratto.
"L' Alfa vera ha dda puzza', e l' Alfista ha dda puzza' de l' Alfa sua."

" l'Alfa Romeo non punta alla fetta di mercato, no: l'Alfa Romeo è la ciliegina sulla torta! "

Inviato

Credo che non si possano più confrontare il successo di vendita dei modelli di 30/40 anni fa con quelli odierni, perchè negli ultimi 20 anni c'è stata un erosione del potere di acquisto medio europeo, più marcato in Italia, che associato alla visione dell'automobile come di un bene non così necessario come un tempo e come una fonte di grande spesa, che si preferisce orientare diversamente, particolarmente per le giovani generazioni :saggio😆(certe volte mi sembro il mio bisnonno!) Il numero di vendite annue continentale e nazionale è calato e ha visto uno spostamento di percentuali dai marchi generalisti verso quelli premium, che hanno allagato l'offerta ai segmenti inferiori, per cui chi comprava la 131, poi la Thema e dopo la Bmw Serie 5, ora prende un Audi Q3, un segmento inferiore, che propone dimensioni e contenuti quasi paragonabili, più blasone sul cofano che assicura buona rivendibilità.  Confrontare le vendite della gamma attuale di Alfa Romeo con quella di 20 anni fa è impietoso, ma sono cambiati il posizionamento del marchio e la stategia commerciale (Km0 al kg 😆). Personalmente, il fatto che Giulia e Stelvio (ma pure 500) abbiano immatricolato più esemplari all'estero che in Italia, mi rincuora: vuol dire che c'è ancora del potenziale per i marchi italiani.

 

Capisco la logica di ciò che "Stev" scrive, ma per Alfa Romeo sussiste il fatto che i numerosi piani di rilancio degli ultimi 40 anni non sono mai stati portati alla conclusione, con il risultato che ogni volta bisogna ritagliarsi un nuovo spazio sul mercato e che, se devi sottrarlo ad altri, devi fare di meglio e/o farlo in cambio di minor pecunia. Poi, se ci sarai riuscito, si vedra il da farsi! Certo che non mi da un iniezione di fiducia che JE si sia rivolto a McKinsey & Co per sapere che doveva fare con Alfa Romeo e Maserati: glielo dicevo io a gratis che doveva pensionare Imparato e che o apre il portafogli, o chiude la serranda. Tra l'altro, per Ds e Lancia non ha chiesto niente? E Chrysler? Il problema è Alfa Romeo quindi?

 

In ultimo, penso che separare i marchi premium Stellantis dal resto, in senso commerciale, e magari pure tecnico, sia necessario. Non si può pensare di vendere auto che fanno concorrenza alla triade nello stesso capannone di periferia dove io porto la mia Panda Pop a fare il cambio d'olio! Con tre marchi premium e uno luxury credo che riescano a mettere qualche esemplare nel autosalone, e il tutto dovrebbe essere abbastanza sostenibile.

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Inviato
12 minutes ago, Fannullone said:

Non si può pensare di vendere auto che fanno concorrenza alla triade nello stesso capannone di periferia dove io porto la mia Panda Pop a fare il cambio d'olio!

 

Conoscendo il modus ragionandi compreranno un capannone unico che da su due vie, a un indirizzo ci mettono l'ingresso FIAT/Jeep/Peugeot/Citroen/Opel, dal lato opposto ci mettono l'ingresso Alfa/DS/Lancia, un telo nero dentro finto a separare le due aree e hai ottenuto la tua officina esclusiva a costo zero.

  • Ahah! 1
Inviato

A memoria direi che Thema costasse meno della Flavia 2000 ai suoi tempi, e forse anche di Gamma ... miracolo della piattaforma condivisa Tipo4! comunque era più allineata (poco più cara) con le ammiragle genaraliste del tempo tipo Cx, Scorpio, 25 etc. Se volevi spendere meno prendevi la Croma.

Mercedes, ancora per tutti gli anni '80, era l'apogeo dell'ingegneria tedesca e dell'affidabilità a tutta prova. Si faceva pagare parecchio ... una 190, ad esempio, usciva col cambio a 4 rapporti e le 4 manovelle alzavetro. Praticamente la dotazione standard della 127 base. Gli optionals c'erano di tutti i tipi ed erano carissimi, almeno per noi italiani.

Il successo di Thema, Croma e 164 si è anche basato sull'iva al 38%: le italiane avevano vari ammennicoli (Iniezione, turbo e 16v in varie combinazioni) che spingevano i motori di 2 litri con prestazioni interessanti, la concorrenza, invece, ti dava unn 2000 cc che sfiorava i 180 dopo un lungo slancio. Finita l'iva maggiorato, finita la festa.☹️

  • Mi Piace 3

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