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I consumi delle auto elettriche


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Giusto per familiarizzare con un settore in cui la maggior parte delle case, e non solo loro, stanno investendo, spesso ancora ignorate dal grande pubblico, ecco qualcosa non particolarmente noto: i consumi elettrici delle varie auto elettriche disponibili sul mercato (USA, per le EU tocca trovare...).

 

La sorpresa è che, non solo anche auto di pari o simili peso e categoria non consumano uguale, ma che le differenze sono largamente più alte che in auto con motori termici, in qualche caso, spaventosamente.

Il che è una buona notizia, perchè prova che siamo ancora lontani dall'aver raggiunto dei minimi difficili da spostare come per i motori endotermici.

 

Ovviamente, le capacità delle batterie vanno viste in funzione del consumo dell'auto e non in assoluto, per avere idea dell'autonomia reale dell'auto esaminata. Chiaro che le autonomia aumentano, e anche pesantemente, a parità di capacità, se l'auto ha un motore/layout molto efficiente. E non si parla di pochi chilometri.

 

Selezionando solo le auto dal 2014 al 2017 (se no è impressionante vedere gli sviluppi dagli anni più indietro nel tempo... ) :

 

https://www.fueleconomy.gov/feg/PowerSearch.do?action=noform&year1=2014&year2=2017&minmsrpsel=0&maxmsrpsel=0&city=0&hwy=0&comb=0&cbvtelectric=Electric&YearSel=2014-2017&make=&mclass=&vfuel=&vtype=Electric&trany=&drive=&cyl=&MpgSel=000&sortBy=Comb&Units=&url=SearchServlet&opt=new&minmsrp=0&maxmsrp=0&minmpg=&maxmpg=&rowLimit=100&pageno=1&tabView=0

 

L'unità usata in USA è lo MPGE , miles per gallon equivalent, la cui definizione è qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Miles_per_gallon_gasoline_equivalent

 

Notare alcuni paragoni:

 

La migliore in assoluto, Hyundai Ioniq EV ha un consumo medio di 136 MPGe

La diffusa LEAF ha un consumo medio che va, a seconda delle versioni, da 114 MPGe a 112 MPGe cioè, se avesse l'efficienza di Ioniq, l'autonomia salirebbe del 17%.

Idem, non al top la nuovissima Checy Bolt/e-Ampera con 119 MPG

 

La migliore Tesla, ha un consumo medio di 104 MPGe, cioè se avesse l'efficienza di Ioniq, l'autonomia salirebbe di 1/4!

La peggiore Tesla, la Model X P100D, ha un consumo medio di 86 MPGe , c'è molto da fare...

Per le Tesla, la causa della poca efficienza è la tecnologia del motore, AC a induzione, (che sarà abbandonata presto da Tesla in favore dei DC brushless)

 

Chiudono la classifica le terribili Mercedes classe B250e 2017 con 86 MPGe e la cinese BYD e6 2014 con 63 MPG.

 

Fa piacere quindi notare che c'è ancora molto da fare su questo versante e l'assioma grande batteria-grande autonomia non è proprio tutto.

Da non dimenticare il pesante effetto del freddo sulle batterie auto, il cui effetto può far cambiare in modo imprevedibile anche le classifiche assolute di autonomia teorica che favorirebbero in teoria le auto con batteria di grande capacità.

 

Modificato da Maxwell61
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Per vedere un confronto reale su cosa implica l'efficienza totale, ecco un confronto con auto di stessa classe e pari batteria da 30 kW lordi, la Hyundai Ioniq, BMW i3 e Nissan LEAF, impegnate nello stesso tratto comprendente una larga parte di autostrada, per spingere sui consumi:

 

http://pushevs.com/2016/12/04/bmw-i3-vs-nissan-leaf-vs-hyundai-ioniq-electric/

 

bmw-i3-nissan-leaf-and-hyundai-ioniq-ele

 

Risultato, Ioniq, i3, Leaf : 

 

165 km

149,1 km

122,1 km

Modificato da Maxwell61
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Da Spritmonitor si evince il costo chilometrico delle Mercedes B con le diverse alimentazioni:

 

- Elettrica 20 KWh per 100 Km, ovvero circa 5 €

- Diesel 6,2 litri per 100 Km, ovvero circa 8,5 €

- Metano 5,2 Kg per 100 km, ovvero circa 5 €

 

Per le elettriche bisogna tenere conto anche del costo delle batterie, che hanno una durata inferiore alla vita dell'auto e come sappiamo bene diminuiscono la loro efficienza nel tempo.

 

La Smart ad esempio garantisce le batterie per 100.000 Km, ma poi?

 

Più corretta la Renault che le noleggia a parte, abbassando così il prezzo dell'auto, ma chiede fino a 119 € al mese per il noleggio, che si vanno a sommare ai costi di ricarica.

 

Senza tenere conto di tutti i costi necessari per adeguare l'infrastruttura di produzione e distribuzione dell'energia elettrica, che tutti noi andremo a pagare in bolletta.

 

Il futuro dell'auto sarà sicuramente elettrico, ma il presente dovrebbe essere a metano, lasciandoci gasolio e benzina alle spalle.

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Veramente la discussione sarebbe sui consumi elettrici, al massimo sulla tecnologia dei motori, ma non proprio sui costi di gestione di un'auto elettrica o su quale alimentazione sarabbe da preferire. Se possibile, mantenersi in topic.

 

Approfitto per segnalare che anche la Mercedes B class ha il motore AC a induzione, come Tesla, e ottiene la stessa efficienza di Model X che è un ben piu grosso bisonte. I prossimi motori Mercedes dovrebbero anch'essi essere DC brushless, e quindi con efficienza molto piu alta, si vedrà con il modello di prossima uscita 2018, completamente concepito per l'elettrico, di cui è già in giro il mulo.

 

Se si passasse da 86 a 136 MPGe, significherebbe, a pari autonomia, una batteria 40% piu piccola, a pari batteria, 40% in autonomia in piu. Mi sembrano esempi che dicono molto su cosa possiamo aspettarci in un futuro molto molto prossimo dalle auto elettriche:  siamo soli agli inizi, ed è il caso di spostare l'attenzione dalle batterie a cosa viene fatto dell'energia contenuta.

 

http://www.carmagazine.co.uk/spy-shots/mercedes-benz/mercedes-benz-eq-2018s-new-electric-crossover-steps-out/

Cita

What can we expect of the Merc EQ?

The 2016 EQ concept car, shown at the Paris motor show last autumn, gives a very clear indication of what to expect. It's the first in a family of electric cars to wear the three-pointed badge and will be available in showrooms by 2018.

'The [below concept] model you see here is very close to the first electric production car,' EV boss Jen Thiemer told CAR. 'You will see it in 2018… and the price will be comparable to a top-end GLC.’

Mercedes-Benz is busy launching more and more hybridised and full electric cars; it plans to have 10 PHEVs on sale by the end of 2017 - and by 2025, up to a quarter of the range will be fully electric.

1_mercedes-eq.jpg

 

http://www.carmagazine.co.uk/car-news/tech/inside-project-eq-how-mercedes-plans-to-electrify-its-future/

 

mercedes_eq_3.jpg?scale=down

 

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  • 2 settimane fa...
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Non poche volte si leggono apocalittici commenti sul sovraccarico della rete elettrica nazionale provocato da un sostanzioso aumento delle auto elettriche. Stranamente ENEL non ha mai dichiarato nemmeno una parola di preoccupazione sull'argomento, si vede che molti autopareristi sono piu svegli di ENEL. Ma se provate a chiedere un'auto elettrica media di percorrenza media quanti kWh consuma in un anno, sicuramente non ne hanno un'idea. Proviamo a calcolare.

 

Prendo il consumo medio di una Hyundai IONIQ EV da Spritmonitor: 15.70 kWh / 100km

Il dato è molto reale e coincide con il consumo combinato EPA US, noto per essere realistico e restrittivo: 15,40 kWh / 100km

 

Il valore 15.4 corrisponde (per curiosità) ad una autonomia media di 200 km (che Hyundai ha dichiarato raddoppierà nel 2018 e ancora di piu nel 2020) Per inciso, l'autonomia su percorso misto lento con media 50 km/h, porta il consumo a 8,8 kWh/100 e l'autonomia a 350 km, come da video. Quindi stiamo considerando un caso piuttosto conservativo e reale.

 

Quanti kWh ci vorranno per fare 15,000 km all'anno con quel consumo medio di 15,4 kWh/100km? 2310 kWh all'anno.

Guardate un pò la vostra bolletta ENEL per capire il vostro consumo di casa annuo e paragonatelo ai 2310 kWh.

 

Una casa media italiana di 3 persone consuma mediamente 2700 kWh all'anno senza condizionatore. Considerando che non tutti possono avere un'auto elettrica per mancanza di prese e per diversi altri motivi, non sembra che mandare il 50% degli automobilisti in auto elettrica (come target di crescita graduale diciamo a 5 anni) sfondi la rete nazionale: una nuova fabbrica che si apre o un nuovo condominio che si costruisce, in "auto equivalenti" è ben piu impegnativo.

 

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Ma facciamo un'altro calcolo interessante.

Che dimensione di impianto fotovoltaico produce all'anno i 2310 kWh che mi servono per fare 15,000 km con una segmento D come la IONIQ EV? Dipende un pò dalla latitudine, ma visto che qui la maggior parte è del nord, calcoliamo Milano (dalla tabella sotto) :

 

Un impianto fotovoltaico da 1.9 kWp a Milano fornisce all'anno i 2310 kWh che mi servono. Ops, per un impianto di 2 kW di picco grid connected, presso un venditore online (P. del S.) noto per avere prezzi cari, si chiede 2890 Eur . Cioè col prezzo di un impianto a metano sofisticato, o un interno in pelle, abbiamo almeno 20 anni di auto a corrente gratis e indipendenza energetica totale dal mondo. 

 

Peccato che ENEL non ci fa da buffer e non ci restituisce il kWh allo stesso prezzo a cui lo cediamo noi; il suo costa 3,5 volte il nostro.

Ma questo è un problema commerciale, non tecnico. Del resto ENEL non vuole certo perdere clienti che diventano autonomi ed è una società per lucro; diciamo dovrebbe pensarci chi fa politiche nazionali a rendere quello scambio piu equo....

 

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Tabella consumi EPA di piu diffuse auto elettriche : http://pushevs.com/range-efficiency-table/

 

Produzione impianti FV secondo latitudine: https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/quanto-produce-impianto-fotovoltaico-3-kw-giorno

 

Ioniq EV test reale 50 km/h media : http://www.aveq.ca/actualiteacutes/test-dautonomie-de-la-nouvelle-hyundai-ioniq-ev-mode-eco-3511-km

 

 

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I tuoi calcoli sono molto interessanti, ma la realtà è un po' più articolata.

 

Intanto tu citi Enel, credo per semplicità, ma Enel in realtà nel tuo ragionamento c'entra solo marginalmente.

 

Mi permetto di chiarire alcuni aspetti per chi è a digiuno di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica.

 

L'energia elettrica prodotta dalle centrali viene distribuita in alta tensione in tutta Italia da un unico soggetto che è Terna.

 

Attraverso le cabine di trasformazione da alta a media tensione i distributori locali immettono l'energia nella rete a media tensione e successivamente attraverso le cabine di trasformazione da media a bassa tensione portano l'energia nelle nostre case.

 

Esistono diverse società di distribuzione, la più grande è Edistribuzione (di proprietà di Enel), ma Roma, Milano, Torino etc.. sono servite da altre grandi società di distribuzione che non appartengono ad Enel.

 

Ora tutti i cavi ed i trasformatori in uso sono dimensionati per reggere un certo carico, dato dai tipici utilizzi domestici ed industriali, con ovviamente un certo margine di tolleranza.

 

Quando un utente chiede di passare ad esempio da un contratto 3 KW a 10 KW normalmente gli viene concesso automaticamente a fronte di un maggior costo fisso dovuto proprio al maggior sfruttamento della rete di distribuzione, tuttavia in alcuni cosi, su reti già sature tale aumento automatico non è possibile, per cui i distributori devono adeguare la rete.

 

Se dall'oggi al domani ci fosse un repentino aumento di richiesta di energia elettrica, la rete di distribuzione non reggerebbe, succede tipicamente in estate con tutti i condizionatori accesi, per cui occorrerebbe adeguare la rete, ma cavi e trasformatori non si cambiano in pochi giorni.

 

Per fortuna la diffusione delle auto elettriche procede lentamente ed in modo graduale, dando così la possibilità ai distributori di intervenire per tempo.

 

Resta il fatto che tutti questi oneri li paghiamo comunque.

 

Il futuro dell'auto è sicuramente elettrico, ma ci arriveremo piano piano.

 

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Comunque, tendenzialmente, la ricarica delle auto elettriche avviene in orario notturno, dove il sovrappiù di energia è consistente e altri utilizzi domestici non vengono utilizzati, quindi non credo che sia cosi drammatica la questione.

 

Il problema si avrebbe se, oltre alla ricarica, il riscaldamento avviene tramite pompe di calore, a quel punto potrebbe esserci qualche sovrapposizione nell'orario serale.

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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sulla distribuzione oraria  in realtà ci sarebbero da fare previsioni più complesse, nel caso di mezzi utilizzati per lavoro,

non sono tutti pendolari casa ufficio, ma  innanzitutto questo come minimo esclude il fotovoltaico,

 

a meno di no n fare com in spagna dove pur di prendere il bonus europeo attaccavano i pannelli

ad un generatore portatile in modo da far risultare che producessero energia anche di notte e intascarsi il sovraprezzo.

 

 

in realtà è che tutti gli impianti sono dimensionati per carichi molto più bassi,

che anzi negli ultimi deceni sono andati in calograzie alla introduzione delle nuove tecnologie:

basta pensare alle lampadine a risparmio energetico ,

 

quindi gli oneri di adeguamento ci sarano di sicuro e , almeno a questo giro, 

sarebber il caso di ripartirli in modo equo.

 

 

 

 

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Maxwell, i dati che posti sono sempre molto interessanti, tuttavia io ho sempre la tendenza a rapportarli ad esempi pratici.

Al netto della quotidianità e al netto dei costi, finchè un'auto elettrica non (mi) consentirà di poter effettuare un viaggio di almeno 700 km con tutti i comfort (clima, autoradio, media a 130 km/h) e senza rischi di restare appiedato, dubito possa essere presa in considerazione dalla maggior parte degli utenti.

Altrimenti l'abbacchio a Roma, o il gelato a Pizzo Calabro, non posso andarlo a mangiare una domenica, se me ne vien voglia. Ed è  un grosso grosso problema :D 

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Come dice il detto: più realisti del Re. 

Se volete continuare a preoccuparvi/ci della Rete di distribuzione italiana causa auto elettrica, dovete fornire un link dove i responsabili del servizio elettrico si preoccupano come voi, altrimenti direi che sono vostre insussistenti elucubrazioni.

 

Quello che trovo di ENEL sono solo programmi di battaglia per l'auto elettrica:

 

16 feb 2017

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/16/mobilita-elettrica-enel-accelera-pronti-300-milioni-di-euro-per-la-rete-di-ricarica/3394758/

 

Cita

Mobilità elettrica, Enel accelera: “Pronti 300 milioni di euro per la rete di ricarica”

L'amministratore delegato della multinazionale Francesco Starace ha spiegato che le risorse verranno sia da Enel stessa che da fondi europei, specificando che la costruzione della rete di colonnine non peserà su tariffe e bollette. Intanto l'Italia si conferma fanalino di coda quanto al parco auto elettriche

Enel aspira a realizzare “un’infrastruttura di ricarica adeguata che consenta a chi possiede un’auto elettrica di fare una vita normale”; parola dell’ad Francesco Starace che, probabilmente, per “vita normale” intende “priva di ansie da ricarica”. In effetti il numero e la distribuzione delle colonnine di rifornimento pubbliche lasciano al quanto a desiderare e sono (insieme ai prezzi di listino delle EV) il freno principale alla diffusione delle auto a emissioni zero. Tuttavia Enel è intenzionata a realizzare una rete infrastrutturale per vetture elettriche che possa dare una svolta

 

http://www.firstonline.info/News/2017/02/15/auto-elettrica-enel-lancia-la-sfida-con-12-mila-colonnine-di-ricarica/MTVfMjAxNy0wMi0xNV9GT0w

 

Cita

Auto elettrica: Enel lancia la sfida con 12 mila colonnine di ricarica

15 febbraio 2017 - 11:33  di FIRSTonline
Presentato il IV Rapporto "100 italian e-mobility stories" (ALLEGATO) realizzato da Enel con Symbola - In crescita del 33% le auto elettriche in Europa, Italia a quota 6.000 immatricolazioni - Starace: "Siamo entrati nella nuova era della mobilità. Enel in prima linea con colonnine di ricarica veloci e la tecnologia Vehicle to grid" - Realacci: "Puntare sulla sostenibilità è la strada del futuro, i talenti vanno incoraggiati"
Sarà finalmente il 2017 l'anno di svolta per l'auto elettrica? Di sicuro Enel ha deciso d'imprimere una forte accelerazione ed è pronta a lanciare un piano di investimenti fino a 300 milioni per realizzare un'infrastruttura di 12 mila colonnine di ricarica su tutto il territorio nazionale, dalle autostrade alle città. L'avvio del programma è previsto ad aprile, sulla base dello studio realizzato insieme al Politecnico di Milano e già presentato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. 

Del resto, la diffusione di auto elettriche sta crescendo rapidamente e nel primo trimestre del 2016 la vendita di auto elettriche in Europa è salita del 33%. E' un primo indizio lungo un percorso che ha effettivamente visto una forte avanzata dei modelli elettrici nei grandi saloni dell'auto, e la nascita di accordi come quello di Enel su Eva in Austria o con Api in Italia per le ricariche veloci in autostrada o ai distributori di servizio cittadini. Ma c'è ancora molto da fare e "per dare voce a questa Italia innovativa, visionaria e competitiva" è nato lo studio ‘100 Italian e-mobility stories’ promosso da Enel e Fondazione Symbola che lo hanno presentato mercoledì mattina a Roma. Il rapporto è dedicato interamente alla mobilità elettrica e raccoglie "le esperienze eccellenti dalla realizzazione e costruzione dei veicoli alle batterie, dalla componentistica al design, dalle ricariche alle app dedicate ai servizi tradizionali".

“Raccontiamo 100 modi per dire mobilità elettrica in italiano - hanno spiegato insieme l'Ad di Enel Francesco Starace e il presidente di Symbola, Ermete Realacci -  questa è un’Italia che è in campo nella nuova era della mobilità più sostenibile ed efficiente. La maturità delle tecnologie di stoccaggio dell’elettricità e quella dei motori, la diffusione sempre più ampia delle fonti di energia rinnovabili e delle reti di distribuzione intelligenti, gli obiettivi posti dalla sfida climatica, ci fanno dire che la mobilità elettrica può essere quella del nuovo millennio. Una sfida che l’Italia può affrontare grazie al lavoro di piccole e grandi realtà di una filiera che sta già giocando un ruolo importante nello sviluppo del settore".

RIVOLUZIONE IN MARCIA

La diffusione di auto elettriche, documenta il rapporto Enel-Symbola, cresce rapidamente: +33% in Europa nel primo trimestre del 2016 rispetto all’anno precedente. Cresce soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, che insieme a Norvegia e Olanda rappresentano il 70% delle vendite mondiali. Le e-car sono state protagoniste al salone dell’auto di Parigi ed è significativo l’avvio delle prime partnership tra costruttori di auto e energy utility, che vede l’Italia protagonista di un nuovo modello di business e con servizi inediti per i clienti finali.

L’Italia con 6mila vetture conta solo lo 0,01% dei veicoli elettrici, a fronte del 25% della Norvegia o del 10% dell’Olanda. Il nostro Paese non è ancora ai livelli del Nord Europa per infrastruttura di ricarica, ma è un gap superabile con strategie lungimiranti e politiche adeguate.

Come dimostra ‘100 Italian e-mobility stories’ la filiera italiana c'è e i centri di ricerca sono pronti ad affrontare la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrica di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare.

“Con questa raccolta di storie vogliamo celebrare l’eccellenza del Made in Italy ma anche dare un impulso alla diffusione dei veicoli elettrici. Enel - ha sottolineato Francesco Starace - insieme ad alcune delle principali case automobilistiche è in prima linea nello sviluppo di offerte e servizi integrati per i clienti e di una infrastruttura di ricarica capillare, come quella che stiamo realizzando lungo l’asse autostradale italiano. Inoltre siamo i primi al mondo ad aver sviluppato una tecnologia, il Vehicle to Grid, che utilizza i veicoli elettrici anche per garantire maggiore efficienza e stabilità alla rete di distribuzione consentendo, allo stesso tempo, di generare ricavi per i proprietari”.

“Nonostante problemi noti e antichi come il debito pubblico, la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, una burocrazia spesso soffocante – afferma Ermete Realacci – l’Italia è anche un Paese in cui i problemi convivono con le eccellenze. Sa innovare senza perdere la sua anima, guarda al mondo coi piedi ben piantati sui territori e tra le comunità, scommette sulla coesione e sulla qualità. Puntare sulla sostenibilità e sull’efficienza, nella mobilità, come negli altri settori, è la strada del futuro e va nella direzione dell’Accordo di Parigi. È da questi talenti, da queste energie che dobbiamo partire: incoraggiandoli, valorizzandoli e portandoli a sistema".

 

Ora per favore trovatemi supporto a queste trite osservazioni catastrofiste o, sempre per favore, non ce le riproponete ancora.

 

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Di interesse possono essere anche gli altri due thread che ho aperto:

 

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3 ore fa, gianmy86 dice:

Maxwell, i dati che posti sono sempre molto interessanti, tuttavia io ho sempre la tendenza a rapportarli ad esempi pratici.

Al netto della quotidianità e al netto dei costi, finchè un'auto elettrica non (mi) consentirà di poter effettuare un viaggio di almeno 700 km con tutti i comfort (clima, autoradio, media a 130 km/h) e senza rischi di restare appiedato, dubito possa essere presa in considerazione dalla maggior parte degli utenti.

Altrimenti l'abbacchio a Roma, o il gelato a Pizzo Calabro, non posso andarlo a mangiare una domenica, se me ne vien voglia. Ed è  un grosso grosso problema :D 

 

Gianmy86, anche se facesse 800 km e non hai una presa nel cortile condominiale o un garage, non te la puoi permettere uguale, probabilmente :-) 

Modificato da Maxwell61
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