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Il futuro dell'auto (elettrica)


Messaggi Raccomandati:

1 ora fa, stev66 scrive:

Per ora psa non ha mild hybrid. 

 

Anche se da anni loro usano spesso l'alternatore reversibile, con una batteria EFB, in alcuni casi affiancata da condensatori.

A volte possono spegnersi sotto i 20-25 km/h in folle. 

 

Tuttavia, non avendo apporto di potenza in movimento, non sono catalogate come MHEV :) 

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On 26/6/2021 at 12:35, tonyx scrive:

Tranne Audi che ci è magicamente riuscita...

La sua batteria a 48v alimenta l'impianto elettrico a 12v quando il motore termico è spento e fermo in veleggiamento, ma non apporta effettivamente movimento propulsivo.

 

Ti dico la verità, non mi ricordo più quante versioni ne esistano 😅

 

Comunque ricordo:

  • una versione con moto-generatore da 48 V (solitamente 3.0 TDI), può anche dare supporto in accelerazione (6 kW nominali per circa 5 secondi).
  • una versione con moto-generatore da 12 V (2.0 TDI EA288 EVO2), può dare supporto in accelerazione (2 kW nominali per circa 5 secondi).

 

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Il Texas valuta una tassa da 200 dollari per le auto elettriche

La legge al vaglio fino ad ora non ha superato lo scoglio dell'approvazione, ma il dibattito è molto caldo

Verrà il giorno, anche se quando davvero non si sa, in cui le auto elettriche supereranno di gran lunga quelle endotermiche in termini di vendita, diffusione, interesse. Ci si sta avvicinando a poco a poco, secondo i dati di mercato. Ma quando avverrà, che succederà alle accise sui carburanti? Dove lo Stato potrà raccogliere questo gettito che è comodo comodo?

Una risposta sta provando a darla il Senato dello Stato del Texas, il quale ha messo allo studio un disegno di legge che se approvato potrebbe imporre ai proprietari di auto elettriche e ibride il pagamento di una tassa da 200 dollari annuale. Una vera e propria tassa sulla batteria per controbilanciare, in qualche modo, le entrate perdute sulla benzina. Non solo: sarebbero allo studio anche misure complementari, con aumenti nel caso di alto chilometraggio e a seconda di progetti legati alle infrastrutture stradali collegate all’uso delle elettriche. Questa tassa, infatti, andrebbe ad alimentare soprattutto la manutenzione stradale.

Un articolo sull’Austin American-Statesman, quotidiano rilevante in Texas, spiega però che i primi tentativi di portare avanti questo schema di legge sono per ora falliti. Non tanto per la tassa sulle elettriche in sè, che arriverà sostanzialmente senza se e senza ma, piuttosto per la tempistica e per la cifra. L’idea ora è di portare la tassa ad attivarsi nel 2023, anche se i sostenitori dell’elettrico non sono d’accordissimo sull’ammontare. Ad esempio Tom Smith, direttore esecutivo della Texas Electric Transportation Resources Alliance, ha dichiarato: “Penso che dovremmo pagare una tassa giusta, ma cosa si intende per ‘giusta’?

I 200 dollari citati in precedenza sarebbero una cifra quasi doppia rispetto a quella pagata da veicoli a benzina di segmento equivalente. Altri Stati stanno già riscuotendo tasse speciali sui veicoli elettrici, ma ci sono state forti lamentele da parte degli automobilisti, che le ritengono esorbitanti rispetto a quanto pagherebbero per i veicoli a benzina. Attualmente in Texas le tasse annuali sulle auto a benzina/diesel arrivano a una raccolta di 2,6 miliardi di dollari; con il mercato attuale, la tassa oggetto di questo articolo arriverebbe a un gettito di 67 milioni di dollari. Per questo motivo diversi esponenti politici hanno suggerito di allontanare la tassa più avanti nel tempo, in modo che abbia un peso maggiore e che sia più ‘digeribile’ dagli automobilisti passati a una guida a ‘batteria’.

Il dibattito è comunque molto interessante e guardando al futuro potrebbe diventare un argomento cruciale per tutte le nazioni nelle quali i veicoli elettrici otterranno una porzione di mercato rilevante.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/elettriche/tassa-elettriche-200-dollari-texas-proposta-vaglio-senato-benzina-leggi-573292.html

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9 ore fa, tonyx scrive:

 

comunque si ha senso, perché i veicoli elettrici dovrebbero essere privilegiati?


Perché il verde dollaro scava scava piace sempre più del verde ambiente.

 

 

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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On 26/6/2021 at 12:35, tonyx scrive:

Tranne Audi che ci è magicamente riuscita...

La sua batteria a 48v alimenta l'impianto elettrico a 12v quando il motore termico è spento e fermo in veleggiamento, ma non apporta effettivamente movimento propulsivo.

 

Avranno letto meglio i regolamenti e trovato un cavillo :D

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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https://www.quattroruote.it/news/ecologia/2021/07/01/auto_elettriche_cingolani_la_transizione_ecologica_potrebbe_essere_un_bagno_di_sangue.html

 

 

Cita

 

Auto elettriche - Cingolani: "La transizione ecologica potrebbe essere un bagno di sangue"

 

"Per cambiare il nostro sistema e ridurre il suo impatto ambientale bisogna fare cambiamenti radicali che hanno un prezzo. Di conseguenza dovremo far pagare molto la CO2 con conseguenze, per esempio sulla bolletta elettrica". Con queste parole, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, Roberto Cingolani ha sottolineato come la transizione energetica "potrebbe essere un bagno di sangue". Il ministro ha poi delineato tempistiche estremamente dilatate per la diffusione su larga scala dei veicoli a batteria e di nuove infrastrutture green, arrivando a parlare del 2050 come data in cui il nostro continente potrebbe effettivamente raggiungere l'obiettivo dell'impatto zero sull'ambiente.

29 mila nuove colonnine in arrivo. "Il problema - prosegue il ministro della Transizione ecologica - non è solo se noi raggiungiamo l’obiettivo della transizione energetica e ambientale. Il problema è se ci riusciamo tutti insieme. Noi siamo solo una parte dell’Europa e l’intera Europa emette solo il 9% della CO2 del mondo. Il resto dell’inquinamento viene da altri Paesi e altri continenti. Se non riusciremo a convincerli, a impegnarsi anche loro, anche i nostri obiettivi saranno a rischio. Noi comunque dobbiamo impegnarci a fare fino in fondo la nostra parte". Cingolani ha parlato anche degli obiettivi che il governo italiano ha fissato e che sono stati "concordati con l’Europa, che ci ha messo a disposizione buona parte dei fondi. Innanzitutto lavoriamo sulla mobilità sostenibile. Che prevede un cambio di infrastrutture e di sistemi produttivi molto significativo. Il programma è di aggiungere 29 mila colonnine elettriche per la ricarica delle automobili a quelle attualmente esistenti".

La gigafactory. Tra i temi toccati dal ministro della Transizione ecologica durante l'intervista c'è stato anche quello della nuova gigafactory che potrebbe nascere in Italia, nel Mezzogiorno, magari a Melfi, o forse in Piemonte, a Mirafiori: "Dobbiamo diventare autosufficienti dal punto di vista della produzione delle batterie. Il governo pensa che sia un bene per l’Italia che la gigafactory per la loro produzione si faccia in Italia. Dove costruirla dipende dalle scelte dei produttori, in questo caso Stellantis, e dei territori interessati. Da una parte ci sono aree, come quella di Torino, che hanno le competenze e una tradizione consolidata nel settore dell’auto. Dall’altra ci sono territori nel Sud, che hanno seri problemi di riconversione del loro impianto produttivo". Nelle ultime ore, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha confermato di aver messo a punto un dossier pronto per essere inviato a presidente del Consiglio Mario Draghi: "Noi rivendichiamo fortemente la localizzazione in Piemonte e mi auguro che il governo sappia dire la sua. Parliamo di investimenti che il privato da solo non può fare e quando uno paga il conto può anche decidere qualcosa dei piatti che vengono serviti. La decisione è politica. La nostra candidatura deve essere condivisa da tutti". La risposta di Cingolani non è tardata ad arrivare: "Non spetta ai governi la scelta della sede, ma ai produttori e ai territori. L’importante è che sia in Italia. A me spetta favorire il successo del Paese: garantisco la massima laicità".

 

 

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il problema é generalizzato, riguarda tutto e tutti non solo alfa o stellantis

 

si va verso un futuro che per quanto già tutto scritto su slides aziendali che credono di prevedere ogni cosa, in realtà é completamente sconosciuto... anche a chi ha scritto quelle stesse slides aziendali

 

personalmente la cosa mi interessa ma anche... non mi interessa... 😆 non lavoro nell'automotive la mia é solo una passione, al momento in questa zona d'incertezza generalizzata resto in attesa

 

dopo di che, se le auto del futuro mi piaceranno bene altrimenti ho già la soluzione =

 

certo che é probabile che queste auto a pile siano usa e getta anche se di marchi importanti e storici, potrebbe essere che si useranno e poi butteranno via come telefonini

 

mah... non mi vedo molto disposto a comprare da nuova una sportiva a batteria da cientomilaeuroz e poi non avere dietro nessun mercato del collezionismo, concorsi, raduni, club...

 

maaahhhhh!!???? 🤔 resto a vedere piú che altro per curiosità, vedremo...

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