Ma noi il riso mica lo compriamo dall' agricoltore, lo compriamo confezionato. Se le aziende (Gallo, Scotti o chi per essi) aiutate dalle scelte dei consumatori indifferenti (per volontà o necessità) alla qualità si mettono a comprare riso birmano uccidono i produttori e a quel punto saremmo tutti costretti a comprare riso birmano o a pagare una follia il poco riso di qualità rimasto in commercio.

Motivo per il quale, sarebbe BASILARE una chiara tracciatura della merce.

Motivo per il quale, sarebbe BASILARE una chiara tracciatura della merce.

Allora fai PRIMA la tracciatura di tutto l'alimentare E POI fai l'accordo con la Birmania.

Come al solito, hanno messo il carro davanti ai buoi...

Allora fai PRIMA la tracciatura di tutto l'alimentare E POI fai l'accordo con la Birmania.

Come al solito, hanno messo il carro davanti ai buoi...

Perchè la tracciatura è scomoda per quei paesi che hanno cultura alimentare nulla.

in UE, anziché fare i piangina sulle regole di bilancio, dovremmo incazzarci per le regole che azzoppano i vantaggi competitivi che abbiamo.

Che gli stranieri, mica son scemi....quando gli dai del Parmigiano Reggiano Dop la differenza la capiscono eccome...

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

però se si usa la testa (più che altro per cucinare..ammetto che ci vuole anche il tempo..un minimo eh..) con gli stessi soldi mangi veramente BENE e SANO.

Guarda, sai che a me cucinare piace.

ma tolte alcune lavorazioni particolarmente rognose (pasta ripiena) tutto il resto, almeno per il 90% dei pasti, è roba che cucinata ci metti molto meno di quello che si pensa.

in 25-30 minuti, fai una varietà di pasta condita in modi differenti che manco ti immagini.

al limite, usi le cotture in pentola a pressione o al cartoccio....che le metti lì e nel frattempo ti fai i belini tuoi.

ok, finita la pappatoria, divertitevi con questo:

Le inchieste del Mattino | Crolli a Napoli, lo spreco dei fondi: 100 milioni da Ue, nessun cantiere è partito

[h=1]Le inchieste del Mattino | Crolli a Napoli, lo spreco dei fondi: 100 milioni da Ue, nessun cantiere è partito[/h]

Dal 2007, anno in cui è stato annunciato il risanamento del centro storico, a oggi, una sola gara conclusa, un'altra in istruttoria, altre 6 pronte nelle prossime settimane per un valore complessivo di poco meno di 50 milioni dei 100 disponibili. Il risultato? Solo chiacchiere: nessun cantiere è stato aperto. E zero risanamento.

Così, capita che si muoia per un albero che ti schiaccia mentre accompagni tuo figlio a scuola, si finisca in una buca e ci si spezzi le gambe, oppure che un fregio (o sfregio?), non all'improvviso ma per incuria, si stacchi stanco, tremebondo e ammazzi un innocente. Il recupero a una dimensione umana del centro storico sotto tutela dell'Unesco dal 1995 è la cronaca dell'ennesima occasione persa, l'ultima in ordine di tempo dopo Bagnoli, Napoli est, i concertoni e compagnia bella.

Nel corso del tempo, dall'iniziale stima di oltre 400 milioni contenuta nel «Documento di orientamento strategico», all'intermedio «Grande programma Centro storico-Patrimonio Unesco», del valore di circa 200 milioni, si è passati, nell'ultima versione di «Grande progetto» regionale, ad una dotazione di 100 milioni. Progetto small che doveva sbloccarsi ma ancora sta lì incatenato tra rimpalli di responsabilità di amministratori irresponsabili intenti a difendere il proprio orticello. Dalla Regione dicono che al Comune, ente beneficiario, fanno a cazzotti con la burocrazia e non decidono; da Palazzo San Giacomo sostengono che la Regione ha impiegato un anno e mezzo a sbloccare i fondi e che il primo progetto è stato fatto da loro a settembre dell'anno scorso.

...........

Non si usano i fondi UE, perché con i fondi UE è più difficile assegnare l'appalto a chi fa comodo.

la gente non cucina più nemmeno il minimo sindacale, qui e nel resto del Mondo occidentale.

E' un peccato che le mie coetanee (e anche le 30enni, da quello che vedo...) non hanno ripreso un c***o dalle nostre mamme/nonne in fatto di cucina!

Anzi, spesso quando si tratta di cucinare per cene/feste/ecc., vedo che noi maschietti under 30 molto spesso ce la caviamo meglio delle femminucce under 30

Comunque più mi guardo intorno e più mi rendo conto di essere in una piccola isola felice per cibo e natura : ho la possibilità di comprare diverse cose coltivate/allevate in zona a prezzi pari o inferiori a quelli del super, senza tanti sbatti e senza il premium price che ha di solito il bio (bau, bee ).

Per esempio, quanti di voi hanno un vicino di casa che ti passa uova fresche / capponi / conigli in cambio di pane secco per le galline o frutta e verdura dell'orto ?

E quanti di voi possono assistere a una "pista" (non so come si dice in italiano l'uccisione e la macellazione del maiale), rigorosamente fatta in casa ?

E ancora, quanti di voi hanno il macellaio che ti vende le bestie che alleva lui direttamente?

Asdatore (mi sembra) ha scritto che vorrebbe farsi il pane in casa.

Se compri i sacchi di farina da 25 kg (o più) dal produttore locale che usa il SUO grano, la farina la vai a pagare meno che al super.

Se hai un forno a legna alimentato con gli scarti di potatura degli alberi vicino casa, il costo del combustibile è quasi 0

Ne fai una decina di filette e le congeli, così che in un pomeriggio fai il pane per due settimane o più

Per esempio, quanti di voi hanno un vicino di casa che ti passa uova fresche / capponi / conigli in cambio di pane secco per le galline o frutta e verdura dell'orto ?

Tutto rigorosamente con scontrino?

Da me il baratto e' svanito centinaia di anni fa. Il fattore c'e', ma se gli porto il pane secco mi manda a spalare il letame

E' un peccato che le mie coetanee (e anche le 30enni, da quello che vedo...) non hanno ripreso un c***o dalle nostre mamme/nonne in fatto di cucina!

Anzi, spesso quando si tratta di cucinare per cene/feste/ecc., vedo che noi maschietti under 30 molto spesso ce la caviamo meglio delle femminucce under 30

Comunque più mi guardo intorno e più mi rendo conto di essere in una piccola isola felice per cibo e natura : ho la possibilità di comprare diverse cose coltivate/allevate in zona a prezzi pari o inferiori a quelli del super, senza tanti sbatti e senza il premium price che ha di solito il bio (bau, bee ).

Per esempio, quanti di voi hanno un vicino di casa che ti passa uova fresche / capponi / conigli in cambio di pane secco per le galline o frutta e verdura dell'orto ?

E quanti di voi possono assistere a una "pista" (non so come si dice in italiano l'uccisione e la macellazione del maiale), rigorosamente fatta in casa ?

E ancora, quanti di voi hanno il macellaio che ti vende le bestie che alleva lui direttamente?

Asdatore (mi sembra) ha scritto che vorrebbe farsi il pane in casa.

Se compri i sacchi di farina da 25 kg (o più) dal produttore locale che usa il SUO grano, la farina la vai a pagare meno che al super.

Se hai un forno a legna alimentato con gli scarti di potatura degli alberi vicino casa, il costo del combustibile è quasi 0

Ne fai una decina di filette e le congeli, così che in un pomeriggio fai il pane per due settimane o più

Attenzione, però, perchè il canale che usi tu per "approviggionarti" non sono sicuro sia tanto regolare: emettono scontrino su quello che paghi? Dichiarano la vendita o è tutto aumm aumm? Perchè altrimenti non puoi fare il confronto diretto con un super o un negozietto che deve pagare iva, tasse cazzi e mazzi: è un po' come confrontare mele con pere.

Tra l'altro, esiste un disciplinare apposito per l'uccisione di maiali e affini e il tutto va dichiarato alla ASL di riferimento (anche un allevamento di galline, tra l'altro), ragion per cui, anche gli allevamenti "domestici" sono pessochè spariti: l'impresa non vale più la spesa, a meno di non porsi il problema di controlli &co.

Da me il baratto e' svanito centinaia di anni fa. Il fattore c'e', ma se gli porto il pane secco mi manda a spalare il letame

Sempre baratto è

in piemonte il "fai da te" è sparito, anche perché è forse la regione più restrittiva in maniera di controlli (fino all'eccesso a volte).

Tuttavia, la rete dei "piccoli produttori aziendali/dimostrativi (che km0 sarebbe eccessivo )" sta prendendo piede.

Qua vicino a me, ha preso il giro un ortofrutta di una cascina di Carmagnola....

e la roba mica la paghi così tanto più del supermercato....ma è altra qualità.

l'unico minus, è che ovviamente magni la roba di stagione. Se di minus si può parlare.

Dunque, per quanto riguarda il vicino ovviamente è tutto in amicizia, non è un vero baratto

Per quanto riguarda la farina, certo che è tutto in regola e fanno lo scontrino: si tratta di un mulino che rifornisce anche ristoranti, pasticcerie, ecc.

Per quanto riguarda la "pista", quelli che conosco e che mi hanno invitato ad assistere hanno tutte le autorizzazioni perché allevano anche altri animali, ma so che c'è anche chi fa "aumma aumma"

Comunque, non ho specificato (sorry!): quando dico che ho la possibilità di comprare cose km0 senza sbatti, intendo negozietti o comunque attività in regola, che pagano tasse, hanno controlli e rilasciano scontrino.

Poi, ovviamente, ci sono anche gli altri canali "alternativi"

Domanda: per allevare pochi animali di piccola taglia tipo galline, conigli, piccioni (cosa che faceva mia nonna ), che tipo di autorizzazioni servono?

Modificato 14 Luglio 201411 anni fa da Sifizzirro