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Il Grande Torino (anniversario)


Dannatio

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"Il 4 maggio è il giorno del Grande Torino, di quella squadra che in otto anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale vinse cinque scudetti consecutivi e una Coppa Italia e inanellò record su record, che era conosciuta, stimata e rispettata all'estero anche se non c'erano le coppe internazionali, i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale, simbolo della rinascita dell'intera nazione che aveva voglia e doveva uscire dalla devastazione e dalla sconfitta bellica. Il 4 maggio è ufficialmente considerato dalla Fifa giornata mondiale del giuoco del calcio. Il colle e la Basilica di Superga sono il luogo della Tragedia perché in quel pomeriggio piovoso e nebbioso si schiantò l'aereo che stava riportando a casa il Torino, andato a Lisbona per disputare una partita amichevole con il Benfica, morirono tutti, giocatori, dirigenti accompagnatori, staff tecnico e medico, membri dell'equipaggio dell'aereo e giornalisti al seguito. Ma come scrisse Indro Montanelli: «Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta», (Corriere della Sera del 7 maggio 1949). Quel Torino per le vittorie sul campo e la tragica fine divenne leggenda e i suoi giocatori Immortali e da quel 4 maggio 1949 fu Grande Torino.

Il Grande Torino appartiene alla Storia e con lui i tanti Torino che si sono susseguiti negli anni e anche quelli futuri dovranno confrontarsi, il calcio da allora è cambiato totalmente, ma resta per chi viene dopo il nucleo attorno al quale costruire. Chi indossa la maglia granata può percepirne il peso con orgoglio e senso d'appartenenza o indifferenza oppure persino fastidio, però deve comunque fare i conti con il Grande Torino essendone degno o indegno. Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola sono stati e sono Campioni e anche chi non è mai stato calciatore del Torino ha dovuto confrontarsi con loro provando a eguagliarli, magari con la speranza di superarli. Così si perpetua all'infinito la loro esistenza, così il Torino di oggi e di domani può andare avanti continuandone il cammino."

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Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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"Il 4 maggio è il giorno del Grande Torino, di quella squadra che in otto anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale vinse cinque scudetti consecutivi e una Coppa Italia e inanellò record su record, che era conosciuta, stimata e rispettata all'estero anche se non c'erano le coppe internazionali, i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale, simbolo della rinascita dell'intera nazione che aveva voglia e doveva uscire dalla devastazione e dalla sconfitta bellica. Il 4 maggio è ufficialmente considerato dalla Fifa giornata mondiale del giuoco del calcio. Il colle e la Basilica di Superga sono il luogo della Tragedia perché in quel pomeriggio piovoso e nebbioso si schiantò l'aereo che stava riportando a casa il Torino, andato a Lisbona per disputare una partita amichevole con il Benfica, morirono tutti, giocatori, dirigenti accompagnatori, staff tecnico e medico, membri dell'equipaggio dell'aereo e giornalisti al seguito. Ma come scrisse Indro Montanelli: «Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta», (Corriere della Sera del 7 maggio 1949). Quel Torino per le vittorie sul campo e la tragica fine divenne leggenda e i suoi giocatori Immortali e da quel 4 maggio 1949 fu Grande Torino.

Il Grande Torino appartiene alla Storia e con lui i tanti Torino che si sono susseguiti negli anni e anche quelli futuri dovranno confrontarsi, il calcio da allora è cambiato totalmente, ma resta per chi viene dopo il nucleo attorno al quale costruire. Chi indossa la maglia granata può percepirne il peso con orgoglio e senso d'appartenenza o indifferenza oppure persino fastidio, però deve comunque fare i conti con il Grande Torino essendone degno o indegno. Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola sono stati e sono Campioni e anche chi non è mai stato calciatore del Torino ha dovuto confrontarsi con loro provando a eguagliarli, magari con la speranza di superarli. Così si perpetua all'infinito la loro esistenza, così il Torino di oggi e di domani può andare avanti continuandone il cammino."

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quoto.

peccato solo che all'epoca non ci fosse stata (data la temperie nazionalista e poi la guerra) una coppa dei campioni ove misurarsi come oggi.

ne avremmo viste delle belle...

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una prece per una Squadra fatta di Uomini e non da bimbominkia con tatuaggi variamente assortiti e creste improbabili, mi scuso se ho sporcato il topic ma è più forte di me...

a tale proposito

non seguo molto il calcio, neanche la nazionale, ma devo dire che questa storia del grande torino mi ha sempre un po' affascinato,

poi trasferitomi nella capitale sabauda devo dire che ho iniziato a simpatizzare un po con i granata, che sono quelli della città un po piu "sfigati" ma anche piu appassionati e veri (non me ne vogliano i bianconeri)

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non seguo molto il calcio, neanche la nazionale, ma devo dire che questa storia del grande torino mi ha sempre un po' affascinato, poi trasferitomi nella capitale sabauda devo dire che ho iniziato a simpatizzare un po con i granata, che sono quelli della città un po piu "sfigati" ma anche piu appassionati e veri (non me ne vogliano i bianconeri)

Buffa è bravo ma per me ha il grosso vizio di piacersi tanto, troppo...

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a tale proposito

non seguo molto il calcio, neanche la nazionale, ma devo dire che questa storia del grande torino mi ha sempre un po' affascinato,

poi trasferitomi nella capitale sabauda devo dire che ho iniziato a simpatizzare un po con i granata, che sono quelli della città un po piu "sfigati" ma anche piu appassionati e veri (non me ne vogliano i bianconeri)

Sfigati é po' un eufemismo dopo aver incrociato sulla propria strada Attilio Romero per ben due volte, sempre con esiti devastanti.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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io intendevo piu il finale del video in cui parlava dei calciatori di una volta vs quelli attuali

beh su quello sfondi una porta aperta (vedi mio post poco sopra), io ne parlo in generale, vedi ad esempio la recente serie sui grandi del calcio, tra cui Maldini, Maradona, Cruyff ecc ecc...

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Sfigati é po' un eufemismo dopo aver incrociato sulla propria strada Attilio Romero per ben due volte, sempre con esiti devastanti.

Bella parrucca Romero e Molino Alto Jonio calabro Cimminelli...:mrgreen: accoppiata devastante...:mrgreen:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Grandissima squadra, piena di fuoriclasse veri su cui spiccava il gigante del calcio Valentino Mazzola

l'unica grande formazione italiana schierata a sistema (3-2-2-3)

la prima squadra della storia a praticare il calcio totale, ancor prima della Grande Ungheria di Puskas e dell'Ajax di Rinus Michels

perdita gravissima, che costrinse la nazionale italiana ad anni di oblio......

Modificato da fuzz77

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

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