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Bene, da domani il tuo lavoro consiste nel pulire i cessi aziendali con lo spazzolino da denti, il tuo spazzolino da denti. Non ti sta bene? Sei sempre libero di andartene :pz

io lavoratore devo svolgere al meglio il compito che il mio superiore mi ha assegnato, indipendentemente da come la penso..

poi queste sono le esagerazioni tipiche di chi si sta arrampicando sui vetri per giustificare l'ingiustificabile!

Te lo ripeto ancora una volta: il datore di lavoro paga il dipendente perché questi svolga le mansioni per cui è stato assunto, non per avere uno schiavetto a disposizione di ogni suo capriccio.

sta a me decidere se farmi assumere per lavare i cessi o no. sta di fatto che c'è bisogno anche del lavacessi, sennò ti prendi il colera!

il problema è che l'idea che hai del datore di lavoro, ossia uno psicopatico che si diverte a fare i dispetti ai poveretti della città, è abbastanza lontana dalla realtà, secondo me.

Se permetti, preferisco che sia un giudice a stabilirlo.

anche io, basta che sia un giudice imparziale..

Modificato da gilla
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Guest EC2277

Non state cogliendo il nocciolo della questione: una legislazione ed una magistratura troppo solerti nel proteggere i dipendenti dall'ingiusto licenziamento mettono il datore nelle condizioni di dover vessare il proprio dipendente se questi deve essere licenziato per giusta causa: lavora poco ed/o male, strumentalizza l'attività sindacale a fini politici fomentando azioni di boicottaggio nei confronti dell'azienda…

Il risultato è l'esatto opposto di quello che i sindacati ed i legislatori volevano: le condizioni di lavoro sono peggiori poiché, come ha spiegato Loric, è più difficile dimostrare che il datore di lavoro ci sta vessando.

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io lavoratore devo svolgere al meglio il compito che il mio superiore mi ha assegnato, indipendentemente da come la penso..

poi queste sono le esagerazioni tipiche di chi si sta arrampicando sui vetri per giustificare l'ingiustificabile!

Il rapporto di lavoro nasce da un contratto fra le parti. Questo contratto contiene l'oggetto del rapporto di lavoro, nonché le sue condizioni, nonché le mansioni. Se ti assumo per fare determinate cose, posso cambiarti le mansioni solo entro specifici limiti (leggiti l'art. 2103 c.c.). Il tuo superiore ti dà gli ordini e le direttive che tu devi eseguire (c. 2 art. 2104 c.c.), ma sempre nell'ambito delle mansioni citate (rileggiti l'art. 2103 c.c.).

Poi, se permetti, io non sto giustificando nulla, ti sto riportando come è regolato oggi in Italia il rapporto di lavoro. Non ti sta bene? Parliamone (magari altrove visto che qui stiamo sconfinando nell'OT), ma facciamolo con cognizione di causa.

sta a me decidere se farmi assumere per lavare i cessi o no.

Esattamente, ma se vieni assunto come ragioniere o poi ti fanno lavare i cessi, forse forse ti renderai conto anche tu che qualcosa non fila pe il verso giusto, no? :roll:

sta di fatto che c'è bisogno anche del lavacessi, sennò ti prendi il colera!

Mai detto il contrario, anzi, massimo rispetto per tutti i lavori.

il problema è che l'idea che hai del datore di lavoro, ossia uno psicopatico che si diverte a fare i dispetti ai poveretti della città, è abbastanza lontana dalla realtà, secondo me.

Affatto, io mi riferivo al datore di lavoro da te teorizzato, quello che "o fai quello che cazzo mi pare oppure te ne stai a casa".

Personalmente conosco centinaia di datori di lavoro, alcuni meno signori di altri.

anche io, basta che sia un giudice imparziale..

Certo. Basta che il giudice imparziale non sia quello che decide secondo i tuoi gusti. Hai per caso letto il decreto ex art. 28 L. 300 relativo alla vicenda di Melfi? Magari sarebbe il caso di farlo.

Non state cogliendo il nocciolo della questione: una legislazione ed una magistratura troppo solerti nel proteggere i dipendenti dall'ingiusto licenziamento mettono il datore nelle condizioni di dover vessare il proprio dipendente se questi deve essere licenziato per giusta causa: lavora poco ed/o male, strumentalizza l'attività sindacale a fini politici fomentando azioni di boicottaggio nei confronti dell'azienda…

Il risultato è l'esatto opposto di quello che i sindacati ed i legislatori volevano: le condizioni di lavoro sono peggiori poiché, come ha spiegato Loric, è più difficile dimostrare che il datore di lavoro ci sta vessando.

No, non regge, la legislazione che "mette il datore di lavoro nelle condizioni di dover vessare il proprio dipendente" non mi convince. Un po' come "il peso fiscale elevato costringe i poveri ricchi ad intestare il proprio Yacht ad una società fittizia con sede nelle Cayman".

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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No, non regge, la legislazione che "mette il datore di lavoro nelle condizioni di dover vessare il proprio dipendente" non mi convince. Un po' come "il peso fiscale elevato costringe i poveri ricchi ad intestare il proprio Yacht ad una società fittizia con sede nelle Cayman".

La mia intenzione era di una sfumatura diversa, ovvero non di "dover vessare" ma di "POTER vessare" il dipendente. Ovviamente nessuno obbliga il datore di lavoro a vessare il dipendente sgradito. Ma se questo è stronzo, può farlo....e l'onere della prova passa al dipendente. Che se non viene spalleggiato dal sindacato (cosa normale nella aziende di merda come capitato a mia mamma) si è davide contro golia.

Nel nostro caso la fortuna è che l'azienda era gestita davvero di merda, quindi ha richiesto CIG e mobilità, cosa di cui abbiamo approfittato per chiudere i ponti con una soluzione non troppo onerosa per noi....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277

Certo i termini costringere e vessare sono un po' forti ma, di fatto, è più facile spingere un dipendente ad andarsene evitando di dargli promozioni, ritardando il più possibile i superminimi e gli scatti di livello, spostandolo continuamente di reparto o facendogli fare gli straordinari sia il Sabato pomeriggio (conteggiandolo come straordinario nella settimana che sta terminando) che la Domenica notte (conteggiato invece come straordinario della settimana che deve iniziare) che tentando di licenziarlo per giusta causa.

Non si tratta quindi di vere o proprie vessazioni ma di creare un ambiente di lavoro nel quale il dipendente senta l'impulso a volersene andare.

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insomma, se dovesse per caso aver torto il lavoratore, possibile che io datore di lavoro devo tenermelo tra le palle?

scusate eh, ma lasciando stare i giri di parole e le citazioni pompose.

il contratto dice che sono ragioniere, se faccio bene il mio lavoro non penso che un datore di lavoro mi metta a pulire i cessi! qui si parla per iperboli! se invece di fare il ragioniere mi leggo Autopareri tutto il giorno, è giusto che il datore di lavoro mi mandi a ragionare dove non c'è un computer!

se invece di montare automobili blocco la linea di montaggio per fare il sindacalista, poi mi mettono in una saletta a fare il sindacalista.. ma me la sono cercata cavolo!

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insomma, se dovesse per caso aver torto il lavoratore, possibile che io datore di lavoro devo tenermelo tra le palle?

scusate eh, ma lasciando stare i giri di parole e le citazioni pompose.

il contratto dice che sono ragioniere, se faccio bene il mio lavoro non penso che un datore di lavoro mi metta a pulire i cessi! qui si parla per iperboli! se invece di fare il ragioniere mi leggo Autopareri tutto il giorno, è giusto che il datore di lavoro mi mandi a ragionare dove non c'è un computer!

se invece di montare automobili blocco la linea di montaggio per fare il sindacalista, poi mi mettono in una saletta a fare il sindacalista.. ma me la sono cercata cavolo!

quoto...

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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Secondo le evidenze emerse in giudizio, quegli operai non avrebbero bloccato i carrelli. Poi per carità, il procedimento ex art. 28 è sommario, ma ripeto: la stessa FIAT si è contraddetta, scrivendo certe cose nelle contestazioni disciplinari che hanno portato ai licenziamenti e cose diverse nella memoria di costituzione in giudizio.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Secondo le evidenze emerse in giudizio, quegli operai non avrebbero bloccato i carrelli. Poi per carità, il procedimento ex art. 28 è sommario, ma ripeto: la stessa FIAT si è contraddetta, scrivendo certe cose nelle contestazioni disciplinari che hanno portato ai licenziamenti e cose diverse nella memoria di costituzione in giudizio.

e allora? se anche era già fermo e ci si sono seduti su da fermo, cosa cambia?

sta di fatto che 3 operai che meritavano il licenziamento, sono stati reintegrati da un giudice e FIAT ha AVUTO IL CORAGGIO di opporsi nonostante tutto il casino!

complimenti a FIAT una volta tanto!

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No, non regge, la legislazione che "mette il datore di lavoro nelle condizioni di dover vessare il proprio dipendente" non mi convince. Un po' come "il peso fiscale elevato costringe i poveri ricchi ad intestare il proprio Yacht ad una società fittizia con sede nelle Cayman".

Sì e no, secondo me. La mia -pur limitata- esperienza aziendale mi ha insegnato che si hanno davvero delle difficoltà nel licenziare qualcuno che sta pesantemente venendo meno al proprio contratto di lavoro (trad.: non fa una sega).

La mia esperienza è bivalente, nel senso che mio padre è dirigente in un'azienda da anni, quindi possiamo considerarlo nella parte del datore di lavoro, verso i "sottoposti" (che brutta parola). Mi ha spiegato più volte che mettere fuori qualcuno che non sta lavorando è una faccenda complicata, che anche di fronte a mancanze evidenti deve passare per una contrattazione quasi di favore e comunque lunga. Giusto uno che ruba riesci a licenziarlo in tronco.

Io ho poi lavorato nella stessa azienda (le due cose non sono collegate, ci tengo a dire), e mi sono ritrovato come vicina di scrivania una tizia fuori di testa, che praticamente si erano scaricati TUTTI i reparti senza riuscire a segarla; dico questo per sottolineare che non stiamo parlando di casi di "antipatie personali" o "lo schiavo non fa quello che gli si dice" o magari di un lavoratore che ha avuto un periodo problematico e sarebbe giusto venirgli incontro.

L'assurdo è che il sindacato di oggi riesce a scontentare TUTTE le parti in causa, o almeno quelle che si pongono in modo ragionevole. Ignora il lavoratore che sta davvero subendo un'ingiustizia, perché non lo protegge, e allo stesso tempo mette i bastoni tra le ruote al datore di lavoro che si trova per le mani un cattivo lavoratore (il che corrisponde a togliere protezione ai suoi colleghi).

In pratica favorisce i cattivi lavoratori E i cattivi datori di lavoro; e il motivo è chiaro: è molto più facile, per una forza che dovrebbe fare da ammortizzatore, spalleggiare per chi ha torto, perché la strada è in discesa...

Chi ci guadagna? Il sindacato stesso, che si mantiene in vita alimentandosi con queste non-operazioni. Dimostra di essere necessario perché qualcosa fa, ma non rende conto a nessuno di come lo stia facendo. Essendo giudice di sé stesso, continua a farlo, e diventa un circolo vizioso spaventoso...

Il problema è che in questo modo si svantaggiano i "giusti" (di entrambi i versanti), perché sono messi sullo stesso piano di quelli che fanno volontariamente schifo.

Siccome alcuni datori di lavoro fanno gli stronzi e minacciano di licenziare per intimidazione, allora nessuno può più licenziare. Siccome alcuni dipendenti fanno gli stronzi piagnucolando a vuoto, allora non diamo più alcun ascolto a nessun lavoratore. Bella roba...

Io so che, almeno fino a qualche anno fa, i lavoratori delle grandi aziende in Germania erano OBBLIGATI dall'azienda ad iscriversi al sindacato, in modo da avere per entrambe le parti un interlocutore serio. Questo comportava vantaggi notevoli di contrattazione: parlare con un esponente compatto è diverso che avere a che fare con un una nuvola di soggetti... e gli scioperi erano organizzati su rigorosa base referendaria: se si vota che si sciopera, lo si fa tutti.

Non so se le cose siano ancora così perché non sono aggiornato, ma suppongo di sì. O magari il loro sindacato si è corrotto quanto il nostro...

Se io fossi un imprenditore, penso sarebbe nel mio interesse avere un sindacato unitario e interno all'azienda. Non per avere uno che mi dica sempre sì, bensì che parli la stessa lingua.

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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