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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Featured Replies

Inviato
18 minuti fa, Yakamoz scrive:

...

Ho visto un documentario sulla contaminazione dei fiumi che si trovano in corrispondenza delle miniere di terre rare e mi si è accapponata la pelle.

...

Infatti.

Se essere green significa fare inquinare qualcun altro c'è qualcosa che non va...

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Inviato

Si ma anche estrarre (e lavorare, dopo l'estrazione) il petrolio non è che sia esente da problemi ambientali, eh....

E non mi risulta che il petrolio, una volta bruciato, lo si possa in qualche modo riciclare.

Le terre rare impiegate nelle batterie, invece, si, e ci sono probabilmente anche margini di miglioramento, in prospettiva.

Inviato

Detto già diverse volte, ma evidentemente serve un ripasso.

Nelle batterie non sono presenti “terre rare”, che pur essendo chiamate così non sono rare, il neodimio è un metallo appartenente al gruppo delle “terre rare” utilizzato per fare magneti e utilizzato in alcuni tipi di motori elettrici e negli altoparlanti.

Nelle batterie NMC è presente il Cobalto che non è una “terra rara”, ma l’estrazione è in parte effettuata nel Congo violando i diritti umani. Le batterie NMC sono utilizzate in tutti i piccoli dispositivi elettronici e nelle auto elettriche con maggior autonomia.

Le batterie LFP delle auto elettriche più economiche non hanno Cobalto e non hanno “terre rare”

Le batterie al sodio ancora più economiche non hanno nemmeno il litio.

Inviato

il problema non sono le terre rare se stesso

Il problema principale non è la presenza di terre rare a livello mondiale ma la distribuzione della capacità di raffinazione mondiale che incluso il know how e a 90% in mani cinesi.

image.png

(Vontobel markets)

Inviato
On 12/12/2025 at 20:46, xtom scrive:

, bruciava olio e carburante derivato da petrolio importato a caro prezzo, perché in Italia e paesi limitrofi non ce n’è, ma questo evidentemente non è un limite oggettivo.

Perché invece siamo pieni di giacimenti e abbiamo una robusta filiera per realizzare le batterie 👌

Inviato
14 hours ago, xtom said:

Detto già diverse volte, ma evidentemente serve un ripasso.

Nelle batterie non sono presenti “terre rare”, che pur essendo chiamate così non sono rare, il neodimio è un metallo appartenente al gruppo delle “terre rare” utilizzato per fare magneti e utilizzato in alcuni tipi di motori elettrici e negli altoparlanti.

Nelle batterie NMC è presente il Cobalto che non è una “terra rara”, ma l’estrazione è in parte effettuata nel Congo violando i diritti umani. Le batterie NMC sono utilizzate in tutti i piccoli dispositivi elettronici e nelle auto elettriche con maggior autonomia.

Le batterie LFP delle auto elettriche più economiche non hanno Cobalto e non hanno “terre rare”

Le batterie al sodio ancora più economiche non hanno nemmeno il litio.

tutto giusto, ma con una precisazione: le LFP contengono litio che, pur non avendo niente a che fare con le terre rare, ha bisogno di un processo estrattivo e uno di raffinazione molto invasivi e che vanno fatti in loco (leggasi: devastante per l'ambiente naturale e umano/economico circostante).

Inviato
14 ore fa, ILM4rcio scrive:

Si chiama concorrenza sleale, punto. Loro hanno prodotto e producono avendo rubato il knowhow delle aziende europee (i primi fessi siamo noi che li abbiamo lasciati fare in nome del guadagno subito a tutti i costi), sovvenzionati dallo stato in ogni punto della filiera.

Son bravi tutti così avendo anche un costo di produzione bassissimo (e non parlo solo di manodopera). Vorrei vederli a lavorare seguendo le stesse regole del gioco.

Gli smartphone cinesi stravendono e si sono mangiati praticamente tutti i player su Android (tranne Samsung) ma guarda un po', i loro smartphone da 1300€ non li vendono mai a prezzo pieno e la gente continua a comprare gli iPhone a quei livelli....

On 13/12/2025 at 21:07, ILM4rcio scrive:

Si chiama concorrenza sleale, punto. Loro hanno prodotto e producono avendo rubato il knowhow delle aziende europee (i primi fessi siamo noi che li abbiamo lasciati fare in nome del guadagno subito a tutti i costi), sovvenzionati dallo stato in ogni punto della filiera.

Son bravi tutti così avendo anche un costo di produzione bassissimo (e non parlo solo di manodopera). Vorrei vederli a lavorare seguendo le stesse regole del gioco.

Gli smartphone cinesi stravendono e si sono mangiati praticamente tutti i player su Android (tranne Samsung) ma guarda un po', i loro smartphone da 1300€ non li vendono mai a prezzo pieno e la gente continua a comprare gli iPhone a quei livelli....

Chi è andato da qualche decennio a produre in quei Paesi?

Capitalismo predatorio mi pare lo abbiamo applicato noi, dunque...

Piuttosto quale potrebbe essere la soluzione per produrre qui da noi auto "ecologiche" competitive?

Modificato da Brigante

Inviato

1 ora fa, v13 scrive:

tutto giusto, ma con una precisazione: le LFP contengono litio che, pur non avendo niente a che fare con le terre rare, ha bisogno di un processo estrattivo e uno di raffinazione molto invasivi e che vanno fatti in loco (leggasi: devastante per l'ambiente naturale e umano/economico circostante).

Vero, anche se c'è da dire che le LFP utilizzano carbonato di litio, mentre le NMC utilizzano idrossido di litio, più costoso da produrre.

Ad ogni modo il problema del litio è già stato risolto utilizzando al suo posto il sodio, molto più abbondante ed economico.

Batterie, con quelle al sodio a basso costo il mercato potrebbe cambiare in  pochi anni | QualEnergia.it

Batterie al sodio per le auto: facciamo il punto - alVolante.it

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