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Alfa Romeo - filosofia sul brand, sui modelli e sullo sviluppo


Navarre75

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Praticamente Iri (ente ricostruzione nazionale=lo stato italiano) gestisce benissimo alfa romeo fino alla crisi petrolifera del 1973-75, al punto che nel 1975 l'alfa 33tt12 vince il campionato mondiale marche

 

poi anche a causa della crisi petrolifera stessa, si ferma tutto come se non ci fosse un domani, da quel momento fanno solo restyling o tentativi nelle auto piccole

 

MA... ecco cosa avviene invece di là dalle alpi: nonostante la crisi petrolifera escono modelli mercedes e bmw grandi e tutti nuovi nel 1976 e gli italiani non trovando piú alfa di medio-grossa cilindrata veramente nuove e competitive passano alle tedesche

cosa stava avvenendo in germania di cosí speciale? le loro nuove auto non erano certo lí solo per dare fastidio ad alfa ovviamente.. in effetti stavano uscendo i primi modelli frutto di un gigantesco piano industriale che puntava di fatto a conquistare il mondo intero con auto premium-lusso, al contrario in alfa si rifugiano in piccoli modelli: alfasud, sprint, arna con l'obiettivo di dare lavoro alle fabbriche del sud

 

voglio dire.. due piani che erano praticamente l'opposto uno dell'altro, una germania di nuovo imperiale che parte per conquistare il mondo da una parte, un'alfa che vuole dare un po' di lavoro in provincia di avellino dall'altra.. una bella differenza..(si dovrebbero cercare le responsabilità di questo dopo le dimissioni di Luraghi nel 1974)

 

quanto alla proprietà fiat pre-merchionne si fa in fretta a dire: auto incredibili e sensazionali nelle corse, le lancia da rally ma perfino la 131 abarth, le alfa nel dtm, e auto di serie realizzate con il minimo di investimento solo per il mercato interno, perché troppo piccole per l'estero

(poi vediamo il seguito)

 

 

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1 ora fa, shadow_line scrive:

Praticamente Iri (ente ricostruzione nazionale=lo stato italiano) gestisce benissimo alfa romeo fino alla crisi petrolifera del 1973-75, al punto che nel 1975 l'alfa 33tt12 vince il campionato mondiale marche

 

poi anche a causa della crisi petrolifera stessa, si ferma tutto come se non ci fosse un domani, da quel momento fanno solo restyling o tentativi nelle auto piccole

 

MA... ecco cosa avviene invece di là dalle alpi: nonostante la crisi petrolifera escono modelli mercedes e bmw grandi e tutti nuovi nel 1976 e gli italiani non trovando piú alfa di medio-grossa cilindrata veramente nuove e competitive passano alle tedesche

cosa stava avvenendo in germania di cosí speciale? le loro nuove auto non erano certo lí solo per dare fastidio ad alfa ovviamente.. in effetti stavano uscendo i primi modelli frutto di un gigantesco piano industriale che puntava di fatto a conquistare il mondo intero con auto premium-lusso, al contrario in alfa si rifugiano in piccoli modelli: alfasud, sprint, arna con l'obiettivo di dare lavoro alle fabbriche del sud

 

voglio dire.. due piani che erano praticamente l'opposto uno dell'altro, una germania di nuovo imperiale che parte per conquistare il mondo da una parte, un'alfa che vuole dare un po' di lavoro in provincia di avellino dall'altra.. una bella differenza..(si dovrebbero cercare le responsabilità di questo dopo le dimissioni di Luraghi nel 1974)

 

quanto alla proprietà fiat pre-merchionne si fa in fretta a dire: auto incredibili e sensazionali nelle corse, le lancia da rally ma perfino la 131 abarth, le alfa nel dtm, e auto di serie realizzate con il minimo di investimento solo per il mercato interno, perché troppo piccole per l'estero

(poi vediamo il seguito)

 

 

Ha smesso di fare utili da quando è entrata la politica. Quando falliva un'impresa dello stato, gli operai venivano mandata all'Alfa. Quando c'era bisogno di risorse, le prendevano dall'Alfa. Di conseguenza, dopo Alfasud e Alfetta, sono andati avanti a restiling. Restiling tutto sommato riusciti, avendo un buon margine di vantaggio sui concorrenti. Ovviamente con le generazioni di modelli successive il vantaggio è andato calando.

 

Il problema delle Alfa attuali è che fa parte della Fiat (FCA che dir si voglia). Purtroppo FCA ha una nomea di scarsa affidabilità, scarsa cura del dettaglio che purtroppo se l'è cercata negli anni scorsi. Nonostante siano migliorate di molto, chi spende i soldi non si fida più

Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Skoda Fabia 1.0 TSI 110 cv Montecarlo - 2023

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Adesso, falconero79 scrive:

Ha smesso di fare utili da quando è entrata la politica. Quando falliva un'impresa dello stato, gli operai venivano mandata all'Alfa. Quando c'era bisogno di risorse, le prendevano dall'Alfa. Di conseguenza, dopo Alfasud e Alfetta, sono andati avanti a restiling. Restiling tutto sommato riusciti, avendo un buon margine di vantaggio sui concorrenti. Ovviamente con le generazioni di modelli successive il vantaggio è andato calando

 

si questo sicuramente, la politica aveva creato l'Iri e la politica stessa, a partire dalle seconda metà degli anni 70 ha di fatto distrutto l'Iri con tutte le aziende che conteneva

 

la politica era diventata "predatoria" cercava poltrone, incarichi e stipendi, finita l' epoca dei grandi manager di  stato come mattei per l'attuale Eni e appunto Luraghi per alfa romeo, tutti quelli arrivati dopo fino alla dissoluzione di Iri nel 93 non hanno portato a nulla, e l'intero apparato politico di ogni colore si é rivelato distruttivo, pensiamo alla catastrofe Montedison

 

(devo scrivere ancora due post su alfa, se ne riparla domani)

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capisco l'amore per il marchio, ma vorrei ricordare che la vituperata Alfa "statale" è nata negli anni '20 - dato che nei primi anni di esistenza era già fallita un paio di volte - e che fino al dopoguerra Alfa era una piccola azienda sostanzalmente artigianale che produceva ottime auto da corsa e poche auto di lusso, che non stava in pedi economicamente e che di fatto esisteva solo perché con i successi sportivi dava lustro al regime (che la finanziava).

poi c'è stato il ventennio d'oro, tra i '50 e i '70, chiuso con l'Alfa del popolo, la crisi petrolifera, le auto vendute a metà del costo di produzione e i modelli ricicciati per 15 anni tirando in lungo e in largo le stesse due basi meccaniche che risalivano ai primi anni '70.

 

tanto per ridimensionare un po', o quantomeno mettere nella giusta prospettiva, la favola della grande Alfa che prima di Fiat e per quasi un secolo fu il meglio del meglio e il sogno di tutti i guidatori del mondo intero.

 

noi si sta qui a vantarci delle Alfa di (minimo) 50 anni fa, mentre gli altri in questi 50 anni hanno fatto robe che noi neanche nei nostri sogni più bagnati. essù.

Modificato da slego
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2 ore fa, Motron scrive:

Ma io sono fermamente convinto che dagli anni 70 non c'erano 2 Alfa così complete e concorrenziali sotto tutti i fronti come le odierne Giulia e Stelvio..

Diciamo che sono le più alfa degli ultimi 40 anni. Infatti nessuno dice che meccanicamente siano un flop. Il problema è tutto quello che c'è stato prima di loro, tra alti e bassi.

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Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Skoda Fabia 1.0 TSI 110 cv Montecarlo - 2023

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16 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Io penso che nel trentennio Fiat il periodo migliore per Alfa sia stato quello di 156/147. Vetture che pur partendo da una base Fiat, se ne distaccavano per molti particolari, con una bella visione di insieme e una gamma abbastanza completa.

Inoltre prezzi corretti per quella che e' l'immagine del marchio attuale.

Secondo me la crisi di inizio 2000 spezzo' le gambe a quella rinascita. 147 fu impoverita e sostituita da una Giulietta che non ha mai avuto lo stesso consenso di critica, 156 ristilizzata male, 159 sappiamo che travagli ha subito, Kamal non fu fatta.

Per me quella fu la sliding door per l'Alfa recente.

Serviva avere il coraggio di fare una Giulietta a tutti gli effetti premium, fare assolutamente Kamal allora e con quei soldi rifare bene la 156, non per forza a TP perche' si e' visto che non fa la differenza e che per Audi o Volvo non ci sono problemi senza TP.

 

Il piano di Marchionne e' stato giusto al momento sbagliato e soprattutto e' nato morto, ammazzato nella culla da quel "metto 5 miliardi, ma se non va posso tagliare subito i soldi ancora da investire". Ipse dixit, e infatti cosi' fu.

Dieselgate, ritardo su elettrificazione e nuove tecnologie e mancanza di gamma motori complete hanno fatto il resto, insieme alla rivalita' interna con Maserati.

 

 

assolutamente d'accordo specialmente su kamal, una scommessa che avrebbe aperto molti orizzonti altro che qashqai !, e sul segmento C che andava sviluppato a dovere ovvero puntando alla serie 1 che in fatto di sportivita' divento' subito il benchmark del segmento...Poi si', la 156 era nata splendida ma lasciata  alla deriva...?

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Se tutto va bene la Tonale, ovvero la SUV di segmento C, uscirà dopo 18, dico diciotto, anni dalla presentazione del concept Kamal.

 

Il resto della gamma bastava tenerlo aggiornato senza farlo sparire improvvisamente senza eredi.

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Difficile fare un C-SUV senza pf... Al massimo lo si poteva fare quando usci il C-USW, cioe non prima del 2013/2014...

 

Peccato non aver fatto un D-SUV su base Premium comunque... anche con la crisi del 2008 ci stava tutto secondo me.

Anche se col corso 8C, sarebbe uscito un "coso" non molto molto apprezzato, vedere MiTo e Giulietta, e vedere il muletto mai uscito... :D

Modificato da iDrive
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Comunque si doveva fare il piano "Giorgio" in tutto (trane il seg.E, che avrebbe potuto essere sostituito da una Giulia Coupe 4p piu lunga secondo me), e poi tirare le conclusioni.

 

Gia con gamma "Giorgio" C-SUV, C-hatch (o C-Sedan/Coupe), D-Sedan, D-SUV, D-Coupe 4p, GTV, Spider, 4C, 6C/8C si avrebbe una gamma completa su qui tirare conclusioni. E si poteva fare tutto a Cassino (trane specialities 4C e 6C/8C a Modena) che puo fare 200/300k unita/anno.

Modificato da iDrive
  • Grazie! 2
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