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Follia a Genova!


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Ivan Bogdanov resta in carcere

Arresto convalidato anche per altri tre

Convalidati gli arresti di quattro degli otto serbi fermati per gli scontri durante Italia-Serbia. Fra questi c'è pure l'artefice della guerriglia' date=' Ivan Bogdanov. La decisione se patteggiare o andare a giudizio sarà presa lunedì. I quattro hanno detto che la loro protesta era indirizzata alla Federazione serba per le scelte calcistiche. In particolare hanno contestato la mancata convocazione in nazionale dei calciatori della Stella Rossa.

Come Ivan, anche gli altri tre si sono scusati davanti al giudice per quanto successo e si sono detti profondamente pentiti per quanto accaduto. Ai quattro sono state pure mostrate le foto, raccolte dagli investigatori, che li ritraevano chiaramente durante la guerriglia.

"Il nostro tentativo sarà di arrivare a un patteggiamento, a un accordo col pubblico ministero e poi a un'eventuale espulsione." Così si esprime a CNRmedia Gianfranco Pagano, avvocato di Ivan Bogdanov, dopo la convalida del suo arresto e di quello di altri tre ultrà serbi decisa dal gip Maurizio De Matteis. "L'idea sarebbe che prima dell'espulsione vengano giudicati in Italia - spiega l'avvocato -. Se vanno in patria senza essere giudicati potrebbero subire un processo nel loro Paese. Sicuramente lì ci saranno delle pene diverse dalle nostre. Invece se loro avessero una condanna, sia pure seguita da un'espulsione, non possono essere giudicati due volte." Durante l'interrogatorio, dice Pagano, Bogdanov "ha di nuovo chiesto scusa per quello che ha fatto, ha ribadito che avevano bevuto e che in realtà tutta questa azione di protesta era contro la federazione serba e soprattutto contro il commissario tecnico della squadra, perché non aveva convocato nessuno della Stella Rossa, che è la sua squadra."

[b']LA MAMMA DI IVAN: IL MIGLIOR FIGLIO DEL MONDO

Intanto la madre del capo degli hooligan serbi, protagonisti delle violenze allo stadio di Genova, ha difeso suo figlio, da lei definito "il più tenero e migliore del mondo." "Ivan è un gentiluomo e un altruista, che ha pagato per il fatto di essere una brava persona", ha aggiunto la signora Fanika Bogdanov in un'intervista al quotidiano belgradese Alo. La madre ha ammesso che per lei è stato molto difficile vedere suo figlio incitare gli hooligan a cavalcioni sulla rete divisoria di protezione allo stadio di Genova, e che sta male per gli articoli sui giornali e le accuse contro di lui. "Mi ha chiamato ieri, abbiamo parlato brevemente e mi ha detto che sta bene", ha affermato la donna. "Mi sento male quando vedo quello che si scrive su mio figlio, vi prego di capire", ha concluso la signora Fanika. Anche alcuni vicini di casa hanno parlato molto bene di Ivan Bogdanov, soprannominato in Italia "Ivan il Terribile". Uno di loro ha detto tra l'altro che Ivan sarebbe stato "rovinato" e che "quello che viene scritto su di lui non lo si scrive neanche per Bin Laden."

15 ottobre 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

come volevasi dimostrare...non sono "teppisti" ma "patrioti"...ripeto azione studiata e appoggiata da pezzi importanti delle istituzioni serbe..(chiaramente non tutti eh..)

da Imprenditori italiani denunciano soprusi alla frontiera con la Serbia - Corriere del Veneto

Imprenditori italiani denunciano

soprusi alla frontiera con la Serbia

Il gruppo di uomini d'affari cercavano di arrivare in Romania ma alla dogana sono stati trattenuti delle ore: «Abbiamo rischiato l'arresto, ci sono state vessazioni»

TREVISO - Un’odissea da dimenticare per un gruppo di imprenditori veneti quella vissuta alla frontiera con la Serbia, costretti a rimanere fermi per ore e cambiare valico per poter accedere in Romania dal Kosovo. «Abbiamo rischiato l’ arresto - racconta Roberto Migotto, consigliere incaricato di Federlegno, in missione in Kosovo -. Non ci hanno offeso o maltrattato, ma ci sono state vessazioni. Dalle persone e non dalle istituzioni». La stessa sorte raccontano d’averla subita altri due imprenditori, Claudio Polesel e Claudio Carrer, entrambi del settore edile. Il gruppetto, a mezzanotte di venerdì, cercava di entrare in Serbia dal Kosovo. «Abbiamo mostrato i nostri passaporti - rileva Migotto - e gli agenti di frontiera ci hanno tenuti in disparte per un’ora. Poi ci hanno negato l’entrata dicendo che dovevano accedere dal valico della Macedonia».

«C’è stato il rischio che ci arrestassero per le nostre proteste, per cui abbiamo preferito fare 300 km in più - riferisce Polesel -. Siamo così entrati in Serbia alle 8.30, diretti in Romania». «Ma non potevamo immaginare - prosegue Polesel - cosa ci avrebbe aspettato all’altro valico, dove ci hanno fatto attendere un’ora. Guardavano e riguardavano i passaporti, poi ci hanno detto che non potevano proseguire perchè non c’era il visto d’ ingresso». «Abbiamo cercato di farli ragionare - racconta Migotto - perchè con la loro mentalità saremmo stati costretti a rimanere in Serbia vita natural durante. Poi non era compito nostro mettere il visto. Abbiamo minacciato di rivolgerci all’ambasciata, abbiamo detto loro che non sono comportamenti adeguati a chi vuole entrare in Europa e dopo un tira e molla siamo riusciti ad aver ragione. Ce l’avevano con noi forse perchè venivamo dal Kosovo. È questo che mi dà fastidio - osserva -, un trattamento che non ci meritiamo, probabilmente accentuato dopo la partita». «I doganieri possono essere anche nazionalisti, ma non possono vessare noi italiani - prosegue Polesel - perchè operiamo in Kosovo o, sospetto, perchè hanno perso una partita grazie a Ivan "il magnifico"». (Ansa)

comunque la Fiat si è andata a infilare in un vespaio.....

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comunque la Fiat si è andata a infilare in un vespaio.....

Oddio a me questi paladini del made in italy che poi hanno tutti i loro traffici nei Balcani e in Cina non è che mi stiano molto simpatici.

Vogliono risparmiare 3 lire e sulla qualità andando in questi postacci e poi vengono a piangere se accadono cose di questo tipo :roll: ma va?Bella scoperta :roll: pensavano forse diandare là come liberatori e venire incensati per stipendi da 150€ al mese?

Se non vogliono casini e non riescono a lavorare in Italia (e lo capirei) che investano in UE ma non la UE fantoccio che hanno voluto creare ad hoc ma la UE vera e propria e civilizzata così vedi che nessuno li fermerà alle frontiere o li tratterà come appestati :roll:

Mi spiace sarò fin troppo cattivo e un pelo razzista ma io che come turista il mondo l'ho girato praticamente tutto mi viene da dire: ad andare nel terzo mondo lo scherzetto è dietro l'angolo :roll:

 

花は桜木人は武士

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Oddio a me questi paladini del made in italy che poi hanno tutti i loro traffici nei Balcani e in Cina non è che mi stiano molto simpatici.

Vogliono risparmiare 3 lire e sulla qualità andando in questi postacci e poi vengono a piangere se accadono cose di questo tipo :roll: ma va?Bella scoperta :roll: pensavano forse diandare là come liberatori e venire incensati per stipendi da 150€ al mese?

Se non vogliono casini e non riescono a lavorare in Italia (e lo capirei) che investano in UE ma non la UE fantoccio che hanno voluto creare ad hoc ma la UE vera e propria e civilizzata così vedi che nessuno li fermerà alle frontiere o li tratterà come appestati :roll:

Mi spiace sarò fin troppo cattivo e un pelo razzista ma io che come turista il mondo l'ho girato praticamente tutto mi viene da dire: ad andare nel terzo mondo lo scherzetto è dietro l'angolo :roll:

Come non quotarti... non mi fanno pena neanche un po'

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Italia-Serbia' date=' slitta la decisione[/size']

La Uefa si riunirà il 29 ottobre

Italia-Serbia slitta di un giorno nelle aule dell'Uefa. La commissione disciplinare emetterà il verdetto sull'interruzione della gara dopo gli scontri di Marassi venerdì 29 ottobre e non giovedì 28. L'organo di governo del calcio europeo ha precisato pure che non ci saranno incontri preliminari fra le parti in causa. "L'Uefa non ha organizzato alcuna riunione prima della decisione della disciplinare", ha precisato il portavoce.

Smentite quindi le voci di un incontro fra il presidente Uefa Michel Platini e una delegazione serba. Nessun summit preliminare anche tra la Federcalcio italiana e quella dello Stato balcanico, come invece era trapelato nei giorni scorsi.

Sul tavolo dell'Uefa, oltre alle sanzioni da comminare, anche la possibilità di ripetere il match, come chiesto a gran voce dal presidente della Federcalcio serba Karadzic.

18 ottobre 2010

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L'Uefa chiede: Italia-Serbia 3-0

Ma c'è una sanzione anche per la Figc

La Disciplinare dell'Uefa' date=' in merito alla partita tra Italia-Serbia sospesa lo scorso 12 ottobre a Genova, ha chiesto la vittoria a tavolino (3-0) per gli azzurri. Inoltre si propongono tre partite casalinghe a porte chiuse per la Serbia. E inoltre l'esclusione, con la condizionale, per i prossimi due anni della nazionale di Belgrado dall'Europeo e due gare a porte chiuse, sempre con la condizionale, per l'Italia.

Se venissero accolte le richieste della Disciplinare, la Serbia si troverebbe a giocare a porte chiuse anche l'incontro di ritorno con l'Italia, in programma il 7 ottobre 2011. Nel dettaglio, le partite che la Serbia dovrebbe giocare a porte chiuse sarebbero: Serbia-Irlanda del Nord del 25 marzo 2011, Serbia-Isole Far Oer del 6 settembre e appunto Serbia-Italia del 7 ottobre.

20 ottobre 2010

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La Serbia va all'attacco della Figc

"Pressioni su Uefa per 3-0 a tavolino"

Duro attacco della Federcalcio serba alla Figc' date=' accusata di fare "pressioni" sul procedimento disciplinare dell'Uefa per ottenere il 3-0 a tavolino a favore gli azzurri dopo la sospensione di Italia-Serbia. "La Federcalcio serba è rimasta sorpresa in maniera estremamente spiacevole dal fatto che il rapporto dell' 'ispettore' disciplinare della Uefa sia andato a finire ai media, cosa che influisce sulla regolarità del procedimento avviato".

Proseguono dunque le polemiche (e le accuse reciproche) a distanza tra la Federazione serba e quella italiana in merito alla terribile serata del 12 ottobre scorso. Il comunicato emesso dalla Serbia arriva il giorno dopo la richiesta, da parte della Disciplinare dell'Uefa, del 3-0 a tavolino per gli azzurri. "Siamo sorpresi ancora di più per il fatto che l'ispettore disciplinare della Uefa si sia manifestato prima che la Federcalcio serba abbia presentato la propria documentazione, per la quale ci è stato concesso il termine fino al 25 ottobre - si legge - La Federcalcio serba constata che i responsabili calcistici italiani sono ovviamente molto impazienti e nervosi, poiché vi sono sempre più prove di errori compiuti nell'organizzazione della partita Italia-Serbia".

"Tutte le mosse della Federcalcio italiana - ha affermato Belgrado - mostrano che loro fanno pressioni affinché la partita sospesa a Genova venga registrata con il 3 a 0 a tavolino a loro favore. E su questa strada non si astengono neanche dal fare mosse scorrette e non sportive, cosa questa che porta a concludere che loro vogliono soprattutto nascondere le numerose mancanze e errori nell'organizzazione della partita''.

"Nella Federcalcio serba si sta completando un'ampia documentazione nella quale saranno dimostrati tutti gli errori dei padroni di casa nell'organizzazione della gara di Genova, soprattutto da parte della polizia", conclude il comunicato.

21 ottobre 2010

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Euro 2012: Serbia' date=' maxi stangata[/size']

Un quotidiano preannuncia le sanzioni

Se non ci saranno slittamenti, la sentenza della Commissione Disciplinare della Uefa sui fatti di Italia-Serbia è fissata per venerdì 29 ottobre. Un verdetto molto atteso dalle 2 federazioni. Secondo il quotidiano di Belgrado, Sportski Zurnal, è in arrivo una maxi-stangata per la Serbia: "Oltre al 3-0 per l'Italia e alle 3 partite a porte chiuse, la Uefa infliggerà 3 punti di penalizzazione alla squadra nella classifica del gruppo C."

Nella marcia verso gli Europei di Polonia-Ucraina del 2012, il -3, significherebbe perdere ogni chance di qualificazione. "A questo punto potremmo concentrarci sulla squadra da portare ai Mondiali del 2014" - scrive sempre il giornale serbo.

Il gruppo C al momento vede in testa Italia e Slovenia a quota 7 punti (gli azzurri hanno giocato 3 gare, gli sloveni 4), poi l'Estonia a quota 6 (4), l'Irlanda del Nord a 5 (3), Serbia 4 (3) e Far Oer 1 (5).

27 ottobre 2010

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Italia-Serbia' date=' a ore il verdetto[/size']

Il pm Uefa ha chiesto il 3-0 a tavolino

È attesa in giornata da Nyon la sentenza della Disciplinare Uefa su Italia -Serbia del 12 Ottobre scorso a Genova, sospesa dopo 7' a causa delle intemperanze dei tifosi serbi. Le richieste del procuratore sono: per la Serbia lo 0-3 a tavolino, tre partite a porte chiuse, centomila euro di multa e due anni di esclusione con la condizionale. Per l'Italia: centomila euro di multa e due partite a porte chiuse con la condizionale.

Contro la posizione dell'Italia c'è la responsabilità degli organizzatori: i serbi non sono stati fermati e hanno trovato oggetti nello stadio (o sono stati portati dentro eludendo i controlli).

La Disciplinare, composta da quattro membri e presieduta dall'austriaco Thomas Partl, sta procedendo a varie audizioni, a porte chiuse. Ascoltati, fra gli altri, l'arbitro, lo scozzese Craig Thompson, e il delegato Uefa, il georgiano David Petrashvili.

Presenti anche rappresentanti della Federcalcio serba (il vice-presidente e il segretario generale) e della Figc. La delegazione italiana è guidata dal direttore generale Antonello Valentini e dal responsabile delle relazioni esterne Sergio Di Cesare.

29 ottobre 2010

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