3 ore fa, angeloben scrive:

Difficile trovare certezze quando si risale tanto indietro nel tempo su dettagli così specifici...

Sì, potrei sbagliarmi, ma mi pare che questa soluzione prima di diventare mainstream sia stata applicata con largo anticipo sulle station wagon, nelle quali  l'esigenza di offrire una soglia bassa di carico era particolarmente sentita. Su berline o due volumi bisogna aspettare qualche lustro prima che si diffonda.

(tanto so che a breve arriverà una miriade di prove a confutare questa mia ipotesi )

dai gruppi ottici spezzati a cavallo del portellone a quelli totalmente integrati nel portellone stesso.

Opel Insigni prima serie, con le luci ripetute a portellone aperto:

 

soluzione poi ripresa da Audi per i suoi SUV.

Modificato 26 Febbraio 20214 anni fa da slego

5 ore fa, angeloben scrive:

...ma ancora prima di questi bei modelli citati sopra, i fari estesi sul bagagliaio si videro sempre su Chevrolet Station Wagon, con il Model Year 1959,

che per le station wagons prevedeva 4 modelli, dal più semplice al più costoso:  Brookwood, Parkwood, Kingswood e Nomad (qui sotto).

 

e che avevano questa "praticissima" soluzione di apertura del cofano.......

 

3 ore fa, slego scrive:

dai gruppi ottici spezzati a cavallo del portellone a quelli totalmente integrati nel portellone stesso.

Opel Insigni prima serie, con le luci ripetute a portellone aperto:

 

Che per la normativa americana (li viene venduta come Buik Regal) deve avere una ripetizione delle luci di posizione (visibile nella foto) perché devono vedersi anche col bagagliaio aperto.
 

L'Audi l'ha risolta invece con quei fanali sottili sul paraurti che svolgono la stessa funzione di quelli principali quando il bagagliaio è aperto (e che nel topic sul carry over abbiamo visto essere stati usati come luci di posizione principali per qualche supercar).

17 ore fa, mrw scrive:

 

e che avevano questa "praticissima" soluzione di apertura del cofano.......

 

il progettista sarà morto per gli accidenti lanciati dai possessori di queste vettura ogni volta che battivano con stinchi o ginocchia o forse i marroni su sta mensola

comunque anni dopo la Tempra SW aveva il portellone posteriore con l'apertura doppia e la ribaltina verso il basso per facilitare il carico

9 ore fa, giopisca scrive:

il progettista sarà morto per gli accidenti lanciati dai possessori di queste vettura ogni volta che battivano con stinchi o ginocchia o forse i marroni su sta mensola

comunque anni dopo la Tempra SW aveva il portellone posteriore con l'apertura doppia e la ribaltina verso il basso per facilitare il carico

Io invece ritengo invece un'apertura di questo tipo perché si rivela utile nel caricare oggetti fuori sagoma, cosa permessa in Italia sui veicoli immatricolati autocarro

Stasera vorrei parlarvi di come Toyota ha gestito i restyling delle RAV4 prima e seconda serie.

La prima serie appena uscì presentava questi fanali posteriori:

 

Le gemme dei fanali erano opache.

 

Con il restyling del 1997 i fanali diventano semi trasparenti.

 

La seconda serie viene messa in vendita nel 2000, e le gemme dei fari tornano ad essere opache...

 

...nel 2003 un nuovo restyling e i fari tornano ad essere semi trasparenti.

 

Modificato 27 Febbraio 20214 anni fa da kukro

On 26/2/2021 at 14:32, slego scrive:

dai gruppi ottici spezzati a cavallo del portellone a quelli totalmente integrati nel portellone stesso.

 

OT: è una cosa che "non sopporto" in un'auto...... mi da un "fastidio" tremendo....

Finiture nere di vario tipo caratterizzano da tempo gli allestimenti più sportivi di molte auto, anche moderne.

 

Il dettaglio della fascia nera tra fari posteriori e targa, visto qualche messaggio sopra, ha però due "fratelli" molto vicini nel tempo e nel concetto.

 

Il primo mi pare un po' più raro e specifico, una sorta di estensione della stessa idea applicata però un po' più in basso,

cioè la fascia nera all'interno di un paraurti cromato più ampio del solito (per i tempi...).  Fascione che non ha funzione protettiva, ma principalmente estetica, essendo rientrato rispetto alla cornice cromata.

Esempio può essere quello di Alfa Romeo Montreal (1970)

 

Ma anche Renault 15 e 17 (1971)

 

Sì, questi di Renault sono pure zigrinati, che è stato un altro assurdo argomento di discussione...

 

Però questa Renault 17 (o 177 in Italia per le note ragioni scaramantiche) introduce il secondo caso "fratello":

i portelloni verniciati parzialmente in nero.

 

Dal momento in cui si sono cominciati a diffondere i portelloni, è comparso anche questo dettaglio su qualche sportiva.

L'effetto è quello di allargare il "vuoto" della superficie vetrata del lunotto, verniciandone in nero anche la cornice o parte di essa.

E' divenuto piuttosto popolare quando poi si sono diffuse le piccole sportive due volumi (ormai note col termine inglese hot hatch).

 

I casi sono vari, tutti a cavallo tra anni Settanta e Ottanta.

Dalla capostipite Volkswagen Golf GTI del 1976 già ricordata da @Gabri Magnussen

On 5/5/2020 at 17:32, Gabri Magnussen scrive:

@TonyH
Sulle varie A112 che son passate da casa e che ho guidato il livello del carburante, specie in zona riserva , era molto sensibile a curve/avvallamenti.
Confermo invece che su Golf GTI MK1 non c'erano problemi.
A proposito di Golf GTI, il dettaglio particolare, oltre a pallina da golf e stoffa dei sedili, era il portellone posteriore con finitura nera intorno al vetro e particolari i cerchi della versione Pirelli.

E di cui agevolo foto:

 

 

Alla sorellina Polo in alcune rarissime versioni sportive

 

Poi le rivali di Golf:  Ford Escort XR3i (1980)...

 

...e Opel Kadett GTE (1983)

 

Anche qui la sorellina Opel Corsa SR (1982)

 

e per Ford, la Fiesta S del 1984

 

Nello stesso segmento ecco anche

Austin Metro MG (sia aspirata che Turbo come questa)

 

Citroen Visa Chrono (1982)

Ancora nel 1988, la SEAT Ibiza SXi

 

 

Qualcuno ha usato la stessa soluzione anche senza intenti sportivi,

per esempio Talbot Horizon per la versione speciale Sherlock del 1984

 

e anche la stessa Renault (poco dopo la R17 da cui abbiamo cominciato), con la R30 (1975):

Uguale poi anche nella sorella più popolare, la R20 presentata poco dopo,

esclusa però la versione base "L", che non aveva diritto a tanta raffinatezza!

 

 

Tutto questo escludendo il caso unico di Autobianchi Y10 (ovviamente già ricordato agli esordi di questa discussione, da @Renault),

dove tutto il portellone era nero e per ragioni estetiche diverse.

 

On 25/2/2020 at 00:22, Renault scrive:

Allora vediamo un po'...

Il portellone nero della Y10:

[...]cut

 

 

Poi ci sarebbero la verniciatura nera della zona bassa della carrozzeria (tipo la Corsa SR o la Metro MG viste sopra) e chissà quante altre cose...

Modificato 20 Luglio 20214 anni fa da angeloben
Aggiunte Fiesta e R30/20

26 minuti fa, angeloben scrive:

Qualcuno ha usato la stessa soluzione anche senza intenti sportivi,

per esempio Talbot Horizon per la versione speciale Sherlock del 1984

 

 

OT: era disponibile anche in Italia? Perchè all'epoca dalle mie parti era diffusissima la Horizon (ad "occhiometro" se la giocava con la Ritmo) e mi ricordo anche una versione simile a questa..... Potrebbe essere "SX"?