5 minuti fa, TonyH scrive:

E se sai che l’errore ti inculano, ti limiti al compitìno.

Beh, allora dovremmo avere gli strateghi più creativi e fantasiosi del mondo dato che nonostante le continue cappelle, non si muove una foglia, anzi, il boss garantisce che non si cambierà assolutamente nulla...

7 minuti fa, Unperdedor scrive:

Come cazzo fece Kimi a vincere il mondiale con questa squadra? Più passa il tempo più quella vittoria si configura come una delle più titaniche imprese sportive della storia umana. 

C'era ancora l'onda lunga dell'era Todt/Brown, che dava ancora i suoi benefici.

 

Quanto agli errori anche Verstappen ne ha fatti 2 (uno ieri), come Charles. La differenza è tutta nella squadra.

8 minuti fa, Aymaro scrive:

Beh, allora dovremmo avere gli strateghi più creativi e fantasiosi del mondo dato che nonostante le continue cappelle, non si muove una foglia, anzi, il boss garantisce che non si cambierà assolutamente nulla...

Ma i nostri non sono creativi.
Si limitano ad analizzare i dati.

 

Se il mio compito è analizzare i dati e io lo faccio mi sono messo la mutanda di ferro nei confronti di chi vuole farmi le scarpe. La patata bollente passa nelle mani altrui.

 

edit: il problema organizzativo in GES lo ritengo molto più grosso di quello che appare. Perché se hai paura/non puoi prendere decisioni autonome significa una struttura senza fiducia reciproca.

Modificato 1 Agosto 20223 anni fa da TonyH

2 minuti fa, TonyH scrive:

Ma i nostri non sono creativi.
Si limitano ad analizzare i dati.

 

Se il mio compito è analizzare i dati e io lo faccio mi sono messo la mutanda di ferro nei confronti di chi vuole farmi le scarpe. La patata bollente passa nelle mani altrui.

ma appunto, c'è un errore di approccio più che di titolo di studio, si limitano a studiare i freddi numeri e vanno nel panico appena una minima variabile cambia (e i tuoi avversari lo sanno bene e ci giocano alla grande con questo)

 

che poi per assurdo, in 2 casi su 3 (Silverstone e qui) bastava dare ascolto al pilota. Dato che tendono ad andare nel panico, facessero quello che dice di fare chi la macchina la guida, hanno anche il capro espiatorio dopo nel caso vada male...*

 

*su questo in effetti, Charles potrebbe il pilota imporsi di più, non glie ne faccio una colpa, ma dato che il muretto è quello, deve adattarsi anche a fare le strategie sto povero ragazzo

La solita ottima analisi di Federico Albano:

Ferrari: bisogna guardare in faccia la realtà - Federico Albano - Opinioni (formulapassion.it)

 

Il problema è la strategia e il muretto box, e anche oggi continuano a negarlo, quindi non sarà risolto.

2 minuti fa, Aymaro scrive:

ma appunto, c'è un errore di approccio più che di titolo di studio, si limitano a studiare i freddi numeri e vanno nel panico appena una minima variabile cambia (e i tuoi avversari lo sanno bene e ci giocano alla grande con questo)

Sembra il tipico ambiente tossico dove il gruppo non si fida uno dell’altro e mirano tutti a rendersi vergini in caso di problemi.

 

Da strutture simili non nasce mai niente di buono.

 

Infatti la ferrari dell'era Todt--Schumi-Brawn era ripartita riorganizzando , bene MOLTO , la GES che oggi mi sembra un branco di persone che si parano il culo

 

poi non sarà il titolo di studio ma forse guardare cosa succede agli altri può servire , ascoltare il pilota SERVE ( quante volte #44 nelle sue manfrine con bonnington ha fatto delle grandi gare? ) #55 mi sembra che contravvenendo agli ordini di scuderia ci abbia azzeccato , almeno , 2 se non 3 volte

sarà pure ammutinamento , io dico polso della situazione/sapersi imporre , ma alla fine chi è in pista si dovrebbe rendere conto molto meglio di chi è davanti ad uno schermo [ capisco quando li fanno rientrare per evidenti condizioni di sicurezza es. fine vita gomme ]

 

 
Mi hai fatto ricordare i bei tempi in cui "aaah, se Hakkinen guidasse la Ferrari...!!!" [emoji6] 

Non bestemmiare .
Sciumi è sopra tutto e tutti.
Leclerc , per ora anche nelle bizze, è un Alesi più bravo.


☏ SM-A125F ☏

Dai su lasciate stare Charles per cortesia