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Messaggio Aggiornato 12/2015

 

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1.6 Multijet II da 120 CV

La nuova Fiat Tipo propone la motorizzazione turbodiesel da 1,6 litri, dotata di tecnologia MultiJet di seconda generazione che assicura divertimento alla guida, grande autonomia e bassi costi di gestione.
Abbinato al cambio manuale a sei marce, 1.6 Multijet II eroga una potenza di 120 CV a 3.750 giri/min che consente a Fiat Tipo di raggiungere una velocità massima di 199 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi. Inoltre, l'adozione di un turbocompressore a geometria variabile permette al propulsore di esprimere una coppia elevata ai bassi regimi (320 Nm a 1.750 giri/min) offrendo così la massima elasticità di marcia. Il tutto nel rispetto dell'ambiente - è omologato Euro6 - e con la massima attenzione all'efficienza in termini di consumi ed emissioni: sul ciclo combinato di omologazione, la Tipo 1.6 MultiJet II da 120 CV fa registrare 4,2 litri/100 km di carburante e 110 g/km di emissioni di CO2 .

 

Segreto del turbodiesel è il sistema d'iniezione Multijet II - Common Rail di terza generazione - che rappresenta la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare le elevate pressioni di iniezione, svincolandosi dal regime di rotazione motore e dalle quantità di combustibile iniettate. Di fatto, la gestione del motore è in grado di introdurre piccole quantità di combustibile (iniezioni Pilota) per ottimizzare rumorosità ed emissioni e di gestire con l'iniezione principale la quantità di combustibile iniettata necessaria a fornire la prestazione richiesta dal conducente, garantendo un funzionamento particolarmente "morbido" del motore in tutte le situazioni.

 

In dettaglio, grazie agli innovativi iniettori è possibile gestire fino a 8 iniezioni per ciclo e realizzare strategie volte all'ottimizzazione della combustione sempre più avanzate come l'Injection Rate Shaping (IRS), che prevede le due iniezioni principali consecutive così ravvicinate da generare un profilo continuo e modulato dell'erogazione del combustibile nei cilindri. Con questa modalità si migliora il processo di combustione a vantaggio della silenziosità e delle emissioni di particolato ed ossidi di azoto (NOx). Inoltre, il nuovo sistema d'iniezione risulta essere ancora più semplice e affidabile grazie alla minor complessità costruttiva degli iniettori.

 

Inoltre, i propulsori MultiJet II prevedono numerosi accorgimenti finalizzati alla riduzione di consumi ed emissioni. Tra questi ricordiamo l'alternatore intelligente, che modula l'erogazione di energia in funzione dell'effettiva richiesta del veicolo e dello stato di carica della batteria; l'ottimizzazione del circuito di raffreddamento del motore, che riduce il tempo di warm-up; la pompa olio a cilindrata variabile che regola nel modo più opportuno la portata dell'olio riducendo la potenza assorbita dalla pompa stessa.

 

Così come il sistema di trattamento dei gas di scarico prevede l'impiego della tecnologia DPF di tipo "close-coupled", che realizza un'efficiente integrazione tra il catalizzatore ossidante e la trappola del particolato (CCDPF). La compattezza del componente riduce la contropressione allo scarico con conseguenti benefici in termini di riduzione di consumo ed emissioni di CO2. La vicinanza della trappola del particolato all'uscita del turbocompressore consente inoltre di avere temperature dei gas in ingresso al filtro antiparticolato mediamente più elevate e quindi di ridurre la quantità di gasolio necessaria per effettuarne la rigenerazione con conseguente riduzione ulteriore dei consumi.  

 

Il catalizzatore ossidante è stato inoltre integrato alla nuova tecnologia NSC (NOx Storage Catalyst) la quale, grazie a una specifica formulazione chimica associata a sofisticate strategie software di gestione delle iniezioni, è in grado abbattere le emissioni di NOx del 60% contribuendo in maniera determinante al raggiungimento dei limiti di emissioni Euro6.

 

L'integrazione dei due componenti permette di ridurre il peso del sistema di scarico e ne migliora l'efficienza globale. Al CCDPF è abbinato un sistema di ricircolo dei gas combusti (EGR) evoluto a doppio circuito nel quale - oltre al modulo EGR di dimensioni particolarmente ridotte già presente nelle versioni precedenti - è stato aggiunto un secondo circuito che preleva i gas di scarico a valle del DPF e li raffredda tramite un cooler dedicato permettendo un controllo accurato del processo di combustione a tutto vantaggio della riduzione delle emissioni di NOx e del consumo di combustibile.

Fonte: http://www.fiatpress.com/press/detail/118325

 

Come mai non si trovano informazioni ... non dovrebbe essere derivato dal "vecchio" 2.0 .... sto parlando di quello montato per ora su Giulietta e 500X .... credo

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  • A proposito del posizionamento dei contralberi, se non sbaglio il caro bialbero Lampredi, ed altri motori, li avevano ad altezze differenti (uno dei due collocato molto in alto), per sfruttare il mome

Immagini Pubblicate

Inviato

È un'evoluzione del 1.6 105cv. Si trova su tutte le auto ad oggi, anche perchè ormai l'euro6 è obbligatorio, quindi anche 500L e Renegade.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato
Tra parentesi e' uno dei pochi 1.6 con contralberi dibequilibratura.

...che garantiscono, rispetto ai 1600cc D sprovvisti?

Minori vibrazioni.....?!

[chiedo, eh]

  • 5 mesi fa...
Inviato
  • Autore

Come accennato il nuovo 1.6 è a catena e non è derivato dal 2.0 come il precedente ... è un altro motore

Inviato

Passavano dalla cinghia alla catena senza dire niente?

Secondo me ti confondi con il 1,6 eTorque benzina di origine Chrysler disponibile su Renegade e Tipo.

"Perche l'ing. é sempre tardi quando nella mia fantasia il prodotto perfetto é giá pronto?" T!

:mrgreen:

Inviato
1 ora fa, skid32 dice:

non beviamo dopo pranzo

1,6 diesel ...cinghia e no alberi

 

invece le ultime versioni del 1.6 (Renegade, se non sbaglio) hanno i contralberi.

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