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Tecnologie per la sostenibilità ambientale e geopolitica dell'Elettrificazione


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Elettriche e siccità
La Cina ferma le colonnine per il caldo

Brutti scherzi che gioca il caldo. In Cina, per esempio, la rete di distribuzione dell’elettricità sta affrontando uno dei momenti più difficili a causa delle temperature più alte mai registrate nel corso dell’ultimo mezzo secolo. Per questo, alcune case automobilistiche, in particolare Tesla e Nio, hanno dovuto disconnettere la loro rete di colonnine di ricarica nella regione del Sichuan, per consentire di risparmiare energia da destinare alla abitazioni.

 

Clienti informati via app. I primi a venirlo a sapere, attraverso la loro app, sono stati i proprietari delle vetture della città di Chengdu. Poi, il problema ha toccato anche la città di Chongqing, che si trova a circa 200 chilometri dalla capitale del Sichuan, area in cui produzione di energia si è drasticamente ridotta per l’ondata di calore. Alla fine, la Tesla ha limitato o sospeso il funzionamento di dozzine dei suoi Supercharger nelle due metropoli, lasciandone un paio funzionanti nelle ore notturne, mentre la Nio è stata costretta a sospendere l’attività delle stazioni in cui i proprietari delle sue vetture possono sostituire il loro pacco batterie scarico con uno carico. L’azienda ha chiesto pure ai suoi clienti di aiutarsi a vicenda con gli impianti di ricarica domestica notturna per un periodo di un mese, che arriverà fino al 20 settembre. Difficoltà analoghe si sono registrate per i proprietari di Tesla anche in Texas, ai quali la Casa ha semplicemente chiesto di evitare le ricariche nelle ore diurne di punta dei consumi energetici, senza arrivare a sospendere l’erogazione delle ricariche.

Problema acqua. Nel Sichuan, gran parte dell’energia disponibile è idroelettrica ed è ottenuta mediante le dighe, ma in questi ultimi mesi il livello dei fiumi è stato pericolosamente basso, al punto da mettere in crisi la rete di distribuzione. Non solo: anche le fabbriche che lavorano il litio necessario alle batterie delle auto elettriche e quelle di microchip, la cui produzione richiede molta acqua, hanno dovuto fermarsi, com’era accaduto lo scorso anno a Taiwan, colpita da una prolungata siccità. Lo stop delle colonnine di ricarica in Cina è pertanto dovuto anche alla richiesta al governo da parte delle aziende di dirottare su di loro l’energia disponibile, in modo da non ostacolare ulteriormente la produzione industriale.

Quattroruote

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"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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11 ore fa, mikisnow scrive:

 

Ci credo. Mentre il Sig. Balocco produce da pannelli solari per le sue industrie più del 60% dell'energia usata, Musk, venditore di presunti pannelli solari e guru dell'energia pulita, coi pannelli solari ci alimenta le macchinette del caffè di GigaNevada, con l'insolazione di un deserto.

 

Su WISH:

 

 hero@2x.jpg

 

Quando ti arriva a casa:

 

1200px-Tesla_Gigafactory_1_-_December_20

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IMHO senza contare che avendo messo le tende nel Texas debba anche baciare la pantofola del sistema stato in cui si trova notoriamente molto poco avvezzo agli interessi petroliferi.

Modificato da nucarote
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Metti anche che, essendo praticamente l’unico produttore che vende solo EV in quantità importanti, avere un mercato che si espande in tal senso per lui significa anche perdere quote di mercato verso gli altri produttori più tradizionali e/o prestigiosi.

Insomma, facile giocare quando sei da solo… più difficile in un campionato sempre più vasto ed agguerrito.

Sinceramente, alle dichiarazioni fatte dai CEO più o meno interessati (pro e contro sia chiaro) dalla questione ci farei sempre molta tara! Perché non è detto che poi i loro interessi coincidano con quelli dei clienti, della popolazione e del pianeta.

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Comunque non dimentichiamo che Tesla è passata da costruttore piccolo ( decine al massimo centinaia di migliaia) a costruttore medio / grande ( milioni I pezzi) in relativamente pochissimo tempo. 

Con tutti gl is compensi del caso. 

Ps temo che l'industria dell'auto sia decisamente più energivora di quella del prodotto dolciario, anche considerando i forni di cottura ( che normalmente sono a gas 😁

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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On 24/8/2022 at 18:46, maxsona scrive:

Direi di sì. Ho provato a mettere una Serie 3 diesel e mi dà 244 g/km, di cui il 90% dovuto all'uso, quindi 220 g/km. Considerando che 1 L di gasolio produce 2,61 kg di CO2, equivale a un consumo di 12 km/L scarsi, contro i 17 km/L reali di un'auto del genere.

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Pubblico qua anche se non al 100% in topic.

 

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Neopatentati alla carica: l'elenco aggiornato delle Ev guidabili da subito (fino a 231 CV!)

 

Il decreto legge infrastrutture, convertito in legge il 3 agosto scorso dalla Camera, ha introdotto anche alcune modifiche al Codice della strada, la più rilevante delle quali riguarda i neopatentati. Com’è noto, infatti, chi ha conseguito la patente B per il primo anno dal rilascio non può mettersi alla guida di auto con una potenza specifica riferita alla tara superiore a 55 kW/tonnellata e con potenza superiore a 70 kW (95 CV). La norma prevede alcune eccezioni, per esempio nel caso in cui il veicolo sia al servizio di una persona invalida, purché quest’ultima sia a bordo della vettura, o se a fianco del conducente si trova, in funzione d’istruttore, una persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria (o superiore) e conseguita da almeno 10 anni. Il decreto infrastrutture ha modificato il valore limite, portandolo a 65 kW/t ma solamente per le auto elettriche e quelle ibride plug-in: non essendo fatta menzione del limite di potenza, s’intende che resta invariato il relativo “tetto” di 70 kW. Abbiamo pertanto aggiornato l’elenco delle Ev che i neopatentati possono guidare subito, senza dover attendere i fatidici dodici mesi dal conseguimento del documento di guida.

 

Il caso ibride. Diversa è la situazione delle plug-in, perché, nei fatti, quasi tutte le auto a listino, per le loro caratteristiche, pur avendo un rapporto potenza/tara che rientrerebbe nel limite per i neopatentati, hanno una potenza superiore ai 70 kW (riportata sulla carta di circolazione, sistema ibrido escluso) che le rende off-limits per un neopatentato. Al momento, sfuggono a questa restrizione soltanto due modelli della Renault, la Mégane e la Captur, entrambe nella versione Plug-in Hybrid E-Tech.

 

Elettriche e picco. Detto tutto ciò, resta per ora invariato il paradosso che Quattroruote ha già denunciato da tempo (nel numero di marzo 2021): la differenza tra la potenza omologata per le auto elettriche, disciplinata da un regolamento Un/Ece, che viene misurata al banco come “media nel periodo di 30 minuti” ed è riportata sulla carta di circolazione, e quella di picco, che è molto più elevata (e che permette di raggiungere prestazioni molto più alte, paragonabili a quelle di sportive con propulsione termica). Ma a far testo ai fini della guidabilità da parte di chi è fresco di patente è solamente la prima, indicata al punto P.2 della carta di circolazione. Con buona pace per la sicurezza che ispirerebbe le limitazioni per i neopatentati. D'altronde, basta scaricare e leggere l'elenco qui sopra, per scoprire modelli con una potenza di picco spaventosa per un neofita delle quattro ruote: ben 231 CV!

Quattroruote

 

2022-Elenco-Elettriche-Neopatentati.pdf

 

 

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Sergio Marchionne

 

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  • 1 mese fa...

Non riesco a leggere l’articolo perché a pagamento, ho fatto solo uno screen shot di parte della tabella, ma non so che conti abbiano fatto.

 

image.thumb.png.9807fef13f7a0d7fab9495a581ea09a5.png

 

Mi risulta che esistono ancora delle offerte per ricarica da colonnina con prezzi analoghi a quelli dell’anno scorso

 

image.thumb.png.664f722b0d3e81de87f0b757e0bea6ca.png

  • Assurdo! 1
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