Comunque sono in difficoltà (VAG dico).

 

In USA lentamente (ma salatamente) stanno chiudendo l'incidente. (ma prendono una mazzata tremenda ).

 

In Europa  c'è stato lo spot-on sul settore ,ma di fatto di pratiche gravi come le loro non si è scoperto nulla. (quelli a posto al 100% sono pochissimi, ma nessuno ha truffato come han fatto loro).

 

sul bilancio (come avevo previsto) la faccenda pesa, e per conto mio gli ha afflitto i margini su QUALSIASI vendita che poi han fatto (più sconti).

 

per me cedono qualcosa. mia impressione.

più che altro, è ovvio che non hanno una soluzione tecnica ( o meglio non ne hanno una che non porti od un calo dei dati di targa del motore od un suo precoce invecchiamento ) . In USA hanno gettato la spugna, in Europa non possono farlo e stanno facendo pressione ( e la Germania con loro ) per rallentare/insabbiare il tutto.

1 ora fa, justjames dice:

2) Non sono proprio nella posizione di adottare un comportamento del genere, anzi... se si arrivasse al divieto di commercializzazione in Germania per i modelli FIAT, l'Italia potrebbe rispondere con un analogo blocco verso tutti i modelli di tutte le marche tedesche, e, vedendo i livelli di vendita dei rispettivi marchi nei due paesi, indovina un po' chi ne subirebbe le conseguenze peggiori?

 

Occhio che un atto simile è quanto di più indesiderabile, e non farebbe altro che far passare anche l'Italia dalla parte del torto.  

45 minuti fa, Matteo B. dice:

Comunque sono in difficoltà (VAG dico).

 

In USA lentamente (ma salatamente) stanno chiudendo l'incidente. (ma prendono una mazzata tremenda ).

 

In Europa  c'è stato lo spot-on sul settore ,ma di fatto di pratiche gravi come le loro non si è scoperto nulla. (quelli a posto al 100% sono pochissimi, ma nessuno ha truffato come han fatto loro).

 

sul bilancio (come avevo previsto) la faccenda pesa, e per conto mio gli ha afflitto i margini su QUALSIASI vendita che poi han fatto (più sconti).

 

per me cedono qualcosa. mia impressione.

 

Tutta sta difficoltà non la vedo. Nel primo quadrimestre le consegne del gruppo sono addirittura in crescita (+0,6%).

 

Dimmi tu chi, in considerazione delle proporzioni del merdaio, avrebbe potuto preventivare una situazione del genere.

 

Avrebbero dovuto essere -10% minimo e si ritrovano invece con consegne in positivo.

 

Ovviamente hanno dovuto fare degli ingenti accantonamenti e i margini di profitto ne hanno risentito, ma i marchi se li tengono tutti  

4 minuti fa, SevenOfNine dice:

 

Tutta sta difficoltà non la vedo. Nel primo quadrimestre le consegne del gruppo sono addirittura in crescita (+0,6%).

 

 

Tu parli di consegne io parlo di bilancio.

 

a me interessa quello.

 

dal terzo trimestre 2015 sono in rosso, non succedeva da 15 anni

 

http://www.quattroruote.it/news/industria/2016/04/22/gruppo_volkswagen_il_dieselgate_impatta_pesantemente_sui_conti.m.m.m.m.html

Modificato 27 Maggio 20169 anni fa da Matteo B.

12 minuti fa, Matteo B. dice:

 

Tu parli di consegne io parlo di bilancio.

 

a me interessa quello.

 

dal terzo trimestre 2015 sono in rosso, non succedeva da 15 anni

 

http://www.quattroruote.it/news/industria/2016/04/22/gruppo_volkswagen_il_dieselgate_impatta_pesantemente_sui_conti.m.m.m.m.html

 

Gli accantonamenti straordinari hanno provocato la perdita di carattere non ricorrente, non poteva essere altrimenti.

 

Quando in gruppo è in seria difficoltà, non riporta una gestione industriale in crescita (almeno così si legge dell'articolo) ne un incremento delle consegne.

 

Se contestualizzi gli avvenimenti e il danno reputazionale subito, poteva andare molto molto peggio. Almeno IMHO

1 minuto fa, SevenOfNine dice:

Quando in gruppo è in seria difficoltà, non riporta una gestione industriale in crescita (almeno così si legge dell'articolo) ne un incremento delle consegne.

 

Se contestualizzi gli avvenimenti e il danno reputazionale subito, poteva andare molto molto peggio. Almeno IMHO

 

E quindi? La tesi è che lo stato di saluto di un produttore debba essere valutato al netto dei costi che sostiene per rimediare ad un proprio comportamento illecito?

14 minuti fa, loric dice:

 

E quindi? La tesi è che lo stato di saluto di un produttore debba essere valutato al netto dei costi che sostiene per rimediare ad un proprio comportamento illecito?

 

"No, perché vende" (cit.)

 

Il Fondo sovrano del Qatar  (e/o quello norvegese non ricordo)  vogliono intentare  a VAG AG una causa per i danni (FINANZIARI) del dieselgate ...ma no..va tutto bene....si vende...evvai....

 

EDIT : Norvegia...quelli della Merkel, dell'Euro, ecc se ne fottono...ci ho messo i soldi dei miei cittadini e li sto perdendo per i tuoi imbrogli....stocazzo che accetto passivamente...

 

http://www.alvolante.it/news/norvegia-intende-far-causa-alla-volkswagen-346785

Modificato 27 Maggio 20169 anni fa da Matteo B.

1 ora fa, SevenOfNine dice:

 

Tutta sta difficoltà non la vedo. Nel primo quadrimestre le consegne del gruppo sono addirittura in crescita (+0,6%).

 

 

 

Oddio, se produco un prodotto a 20 e lo rivendo a 15 ci rimetto: fino a quando ho i soldi per permettermelo lo sostengo poi è la fine...

2 ore fa, justjames dice:

 

1) Non può essere fatto. Sono sistemi passivi, non è che fanno ON/OFF.

 

2) Non sono proprio nella posizione di adottare un comportamento del genere, anzi... se si arrivasse al divieto di commercializzazione in Germania per i modelli FIAT, l'Italia potrebbe rispondere con un analogo blocco verso tutti i modelli di tutte le marche tedesche, e, vedendo i livelli di vendita dei rispettivi marchi nei due paesi, indovina un po' chi ne subirebbe le conseguenze peggiori?

 

Non so, mi baso sul comunicato del KBA. Per quanto sia, dubito se lo siano inventato di sana pianta, un fondo di verità ci dovrà pure essere seppur ricamato in tono scandalistico.

 

Solo che se bloccano fiat in germania, interessa relativamente poco ai tedeschi. Se bloccano VW in italia, sarebbero gli italiani stessi che si rivolterebbero contro il governo. Dubito lo faranno mai.