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Messaggio aggiunto da AleMcGir,

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Inviato

Anche con automatizzazione meno elevata il personale con 1800 teste è chiaramente in eccesso.

per esempio BMW Steyr con 4900 teste (di quale ca. 700 ingegneri sviluppo diesel) ha prodotto in 2024 ca. 1,2Mio motori. Quanti motori produce Termoli al anno tutti insieme?

 

 

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Inviato
7 hours ago, pumadog said:

But the FIRE were made by robots. If I look at the 1.6 FHEV press material, everything looks like handmade in a greasy workshop. 🤡 How much human work is in the 2.0 GME?

 

They have to keep unionized workers and give them work according to work instructions written 30-40 years ago. 

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'92 155 1.8 TS 8v Super

Inviato

chi volesse deprimersi puo' leggere questo articolo

Stellantis, il 62% dei lavoratori in cassa o solidarietà: cosa succede a Termoli, Pomigliano e Mirafiori

https://www.corriere.it/economia/aziende/25_agosto_28/stellantis-il-62-dei-lavoratori-in-cassa-o-solidarieta-cosa-succede-a-termoli-pomigliano-e-mirafiori-a7f66d9f-d397-4fe0-9c1b-9aee4d8a3xlk.shtml

 

i sindacati stanno procedendo a siglare una serie di accordi per rinnovare gli ammortizzatori sociali. È successo a Termoli: 1.823 operai in solidarietà fino al 31 agosto 2026. Qui, dopo la chiusura della produzione del motore Fire, le linee motori rimaste sono la V6/2.0 T4 e Gse si attende per fine 2026 il cambio elettronico eDct.

È accaduto poi ieri a Pomigliano, con la firma di un ulteriore anno di cassa integrazione in regime di solidarietà in deroga per 3.750 lavoratori. Nello stabilimento dove viaggia il 64% della produzione nazionale di auto si aspettano due nuovi modelli entro il 2029, ma intanto i crolli di Hornet e Alfa Romeo Tonale (con la Panda il calo è del 24% nel primo semestre, dati Fim Cisl) hanno costretto a ricorrere agli ammortizzatori sociali.

E accadrà infine oggi a Mirafiori, dove si andrà a rinnovo per i 2.220 addetti alle Carrozzerie, i 300 delle Presse, i 100 della Costruzione stampi e i 334 dell’ex Pcma di San Benigno Canavese. La fabbrica torinese, fiaccata dal -21,5% di vetture assemblate nel primo semestre tra Maserati e 500 elettrica, aspetta l’avvio della 500 ibrida a novembre per riguadagnare fiato. A giugno invece gli ammortizzatori sociali erano stati rinnovati per i 4.860 metalmeccanici di Melfi. Qui la caduta è stata ancora più netta: -59,4% a 19.070 vetture.

Inviato

Leapmotor produrrà in Spagna 
 

La produzione nel Vecchio Continente consentirebbe di essere maggiormente presente sul nostro mercato e di aggirare i dazi imposti dall’Unione Europea sulle elettriche prodotte in Cina. Secondo i giornalisti cinesi, dopo aver completato la ristrutturazione dello stabilimento, la Leapmotor avrebbe intenzione di produrre a Saragozza i modelli della Serie B: la produzione dovrebbe iniziare nel terzo trimestre del prossimo anno proprio con la B10, seguita dalla B05, berlina elettrica da 35.000 euro che debutterà in Europa al prossimo IAA Mobility 2025. 
 

https://www.alvolante.it/news/leapmotor-verso-produzione-spagna-406889

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

Inviato

E' chiaro che se l'Italia vuole mantenere un ruolo nel settore dell'automobile deve fare in modo che la produzione sia conveniente ai costruttori. Il punto e' che la nostra classe politica riesce a negare anche l'evidenza. Poco temp fa ci fu l'ennesimo allarme sul sito produttivo di Atessa. Una rappresentante della Regione, competente in materia, (non metto nomi e nomi dei partiti per non contravvenire alla regola di autopareri in merito alla politica) nego' in prima battuta che ci fossero problemi per poi dimostrarsi preoccupata dopo qualche giorno. Se questo e' il livello, il risultato non puo' che essere la chiusura delle fabbriche 

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Inviato

da Milano Finanza, (io lo leggo ma c'è il paywall) 
nell'articolo è smentito l'arrivo di manodopera dal Nepal, confermata invece dal nord Africa. 

https://www.milanofinanza.it/news/stellantis-100-operai-dal-marocco-per-la-panda-elettrica-in-serbia-i-lavoratori-locali-rifiutano-i-bassi-202508271746368187?refresh_cens 


Stellantis, 100 operai dal Marocco per la Panda elettrica in Serbia: i lavoratori locali rifiutano i bassi stipendi.

Gli operai serbi che lavorano per Stellantis nel sito di Kragujevac percepiscono circa 600 euro al mese (500 per i neoassunti), cifre che molti disoccupati locali considerano insufficienti per accettare un impiego in fabbrica perché non gli permettono «di arrivare alla fine del mese» e li costringono «a dover cercare anche un secondo impiego».

 

Per i lavoratori provenienti dal Marocco l’accordo è diverso: 300 euro di stipendio base marocchino, più indennità di trasferta per l’impiego in Serbia. 

 

Le stesse fonti aggiungono che nella maggior parte dei casi i lavoratori arrivati dal Marocco «vivono in appartamenti condivisi da 5-6 persone» e «ricevono indennità decisamente più ridotte» rispetto a quelle (tra i 50 e i 60 euro al giorno) degli operai italiani in trasferta. In questo momento sono circa una settantina i lavoratori in trasferta in Serbia dall’Italia da impianti come Melfi e Atessa.

 

La prospettiva: fino a 800 operai in arrivo dall’estero? L’arrivo dei 100 operai marocchini potrebbe rappresentare solo una prima ondata di lavoratori a basso costo in arrivo dall’estero. Stellantis, sempre secondo le fonti, avrebbe bisogno di almeno 800 nuovi addetti per sostenere i volumi della Panda elettrica portando a regime il terzo turno e starebbe valutando l’arruolamento di altra manodopera dal Nord Africa, ma non da Paesi come il Nepal.

In Serbia però la questione dell’utilizzo massiccio di lavoratori a basso costo non serbi, secondo le fonti, rischia anche di trasformarsi in un caso politico. Le proteste in corso da mesi contro il governo del presidente Aleksandar Vucic hanno recentemente assunto un «carattere più nazionalista» e la scelta di Stellantis di impiegare manodopera straniera rispetto ai lavoratori locali non aiuta il clima. «Molti serbi rifiutano di lavorare per 600 euro al mese», spiegano le fonti, «ma allo stesso tempo guardano con forte ostilità all’arrivo di lavoratori esteri che accettano quei salari».

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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