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Inviato
5 minuti fa, xtom scrive:

Inchiesta Der Spiegel:

 

Ma "Der Spiegel" è l'organo per eccellenza della sinistra politica, quindi sempre aperto per agire in senso dei Öko-Socialisti.

 

 

 

Inviato
55 minutes ago, jameson said:

Facciamo che da domani tutte le auto termiche non possono più circolare allora.

La situazione attuale dimostra che c'è una filiera sostenibile e che c'è un mercato che ne consente lo sviluppo.

Già il fatto che sia possibile fin da ora mettere in commercio un carburante di qualità migliore allo stesso prezzo di quello fossile è significativo della sostenibilità.

 

Uno può ragionare da tecnico/ingegnere e decidere che tecnicamente è possibile farlo.

Oppure guardare l'insieme del problema e rendersi conto che probabilmente non è pensabile muovere lo stesso numero di auto che attualmente vanno a ICE con combustibili vegetali (prodotti dove, da chi, a discapito di cosa, ecc.)

 

PS: Il motore elettrico in questo senso è infinitamente più flessibile perché può usare fonti di energia diverse e non dipendere solo da una.

Inviato
22 minuti fa, v13 scrive:

Uno può ragionare da tecnico/ingegnere e decidere che tecnicamente è possibile farlo.

Oppure guardare l'insieme del problema e rendersi conto che probabilmente non è pensabile muovere lo stesso numero di auto che attualmente vanno a ICE con combustibili vegetali (prodotti dove, da chi, a discapito di cosa, ecc.)

Perché no? Pensi che Eni non abbia già pensato alla cosa e non si stia già muovendo? Spoiler: sì a tutte e due le domande.

23 minuti fa, v13 scrive:

PS: Il motore elettrico in questo senso è infinitamente più flessibile perché può usare fonti di energia diverse e non dipendere solo da una.

Il motore elettrico svolge solo un sottoinsieme della funzione svolta dal motore termico, perché prende energia "predigerita" da un vettore e non da una fonte, quindi è vero che è più flessibile (perché un pezzo della catena di conversione dalla fonte sta fuori dal veicolo) ma d'altro canto paga questo con le note limitazioni (principalmente lo stoccaggio dell'energia a bordo).

Inviato
30 minutes ago, jameson said:

Perché no? Pensi che Eni non abbia già pensato alla cosa e non si stia già muovendo? Spoiler: sì a tutte e due le domande.

 

Scusa, ma continui a pensare da ingegnere che valuta ciò che è tecnicamente (o al massimo economicamente) fattibile.

L'ENI non ha nessuna responsabilità sulla catena di approvvigionamento, né sulla gestione del suolo (specie in altri paesi), né su conseguenze a lungo termine della monocultura, né sull'impatto del trasporto, e potrei continuare. Sono problemi di altri.

 

30 minutes ago, jameson said:

Il motore elettrico svolge solo un sottoinsieme della funzione svolta dal motore termico, perché prende energia "predigerita" da un vettore e non da una fonte, quindi è vero che è più flessibile (perché un pezzo della catena di conversione dalla fonte sta fuori dal veicolo) ma d'altro canto paga questo con le note limitazioni (principalmente lo stoccaggio dell'energia a bordo).

 

stiamo dicendo grosso modo la stessa cosa.

Inviato
12 minuti fa, v13 scrive:

Scusa, ma continui a pensare da ingegnere che valuta ciò che è tecnicamente (o al massimo economicamente) fattibile.

L'ENI non ha nessuna responsabilità sulla catena di approvvigionamento, né sulla gestione del suolo (specie in altri paesi), né su conseguenze a lungo termine della monocultura, né sull'impatto del trasporto, e potrei continuare. Sono problemi di altri.

Ma come no?

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/12/04/news/biocarburanti_hvo_kenia_modello_di_agri_hub-421567029/

13 minuti fa, v13 scrive:

stiamo dicendo grosso modo la stessa cosa.

Infatti. Mica ho mai detto che un'auto elettrica non ha vantaggi. Solo che non li ha per tutti. Io un'utilitaria elettrica per la città la prenderei pure.

Inviato
1 ora fa, v13 scrive:

 

Uno può ragionare da tecnico/ingegnere e decidere che tecnicamente è possibile farlo.

Oppure guardare l'insieme del problema e rendersi conto che probabilmente non è pensabile muovere lo stesso numero di auto che attualmente vanno a ICE con combustibili vegetali (prodotti dove, da chi, a discapito di cosa, ecc.)

 

PS: Il motore elettrico in questo senso è infinitamente più flessibile perché può usare fonti di energia diverse e non dipendere solo da una.

e non è pensabile muovere lo stesso numero di auto che attualmente vanno a ICE con la sola alimentazione elettrica per come siamo messi ora e saremo ancora per molti anni.

Vi sono anche i motori tetrafuel in brasile volendo...

Tutto sta a volere le cose (e dipende da quanto ci vuol guadagnare chi comanda)

Inviato
1 ora fa, v13 scrive:

L'ENI non ha nessuna responsabilità sulla catena di approvvigionamento

 

La teoria e il contrario, secondo il europeo "Corporate Sustainability Due Diligence Directive, CSDDD" ha la responsabilita, ma in pratica sono d'accordoche questa è difficile da controllare.

 

 

Inviato
2 hours ago, 4200blu said:

 

La teoria e il contrario, secondo il europeo "Corporate Sustainability Due Diligence Directive, CSDDD" ha la responsabilita, ma in pratica sono d'accordoche questa è difficile da controllare.

 

 

 

la teoria molto teorica :-D

ci sono imprese che non sanno manco come funziona la loro supply chain perché è troppo complessa, figurati se si preoccupano di cose ancora più complicate e medio lungo termine

Inviato
On 16/02/2025 at 21:42, nadians scrive:

Ma l'ho tirato fuori io il discorso. Perché ricaricarla in giro alle colonnine non è conveniente. Con la presa di casa ci vuole una vita inoltre se non si dispone di una colonnina decente. Il tutto condito da prezzi alti e autonomie basse rispetto al benzina. 

Quando un'auto elettrica costerà come una benzina e avrà pari autonomia allora si ne potremo parlare. Altrimenti non parliamo di evoluzione ma di forzata involuzione per chi utilizza le auto. 

 

Il mio "tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca" era riferito in particolare alle ultime frasi. Pretendere di avere un'auto elettrica con la stessa autonomia e velocità di carica di una a benzina è troppo (anche se ci si arriverà molto vicino, e comunque in Italia tra un bel po' di anni).

Ciò non toglie che per la salvaguardia dell'ambiente, e la nostra salute, è necessario fare dei sacrifici, ed è sempre stato così.

Il problema ora è l'entità dello sforzo richiesto, soprattutto economico, e il clamoroso autogol industriale europeo, con l'aggravante che il tutto sta accadendo in un periodo nel quale si sono sommate altre criticità geopolitiche. Probabilmente concordiamo sul fatto che le cose non siano state fatte nel modo giusto, quello che invece mi lascia perplesso è la sensazione che non si voglia fare il benché minimo sacrificio per il bene di tutti.

6 ore fa, jameson scrive:

Facciamo che da domani tutte le auto termiche non possono più circolare allora.

La situazione attuale dimostra che c'è una filiera sostenibile e che c'è un mercato che ne consente lo sviluppo.

Già il fatto che sia possibile fin da ora mettere in commercio un carburante di qualità migliore allo stesso prezzo di quello fossile è significativo della sostenibilità.

La filiera è sostenibile se la produzione resta entro certi limiti.

HVO è sicuramente un ottimo prodotto, soprattutto per determinate applicazioni, ed è una cosa positiva che sia stato introdotto nel mix energetico. Tuttavia non ci sono le condizioni per arrivare ad una produzione massiva in sostituzione del diesel senza un notevole impatto ambientale.

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