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Auto elettrica = "Status Symbol", perchè?

Featured Replies

Inviato

Su alcuni gruppi facebook di auto elettriche chi ha un' ibrida viene visto malissimo,chi ha una plugin quasi peggio perche' occupa le colonnine per lungo tempo,colonnine che sarebbe giusto venissero usate solo da coloro che hanno fretta e devono ricaricare la 80% in 30 minuti,poi ci sono il 90% dei teslari che guardano dall' alto in basso il resto dei proprietari di auto a corrente e se hai un budget di 30 Mila euro ti consigliano comunque solo Tesla.

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Inviato

è uno status symbol principalmente perché chi lo propone, Elon Musk,  è un modello a cui ispirarsi per tutti coloro che non sono lui. Perché è un modello a cui conformarsi, come a voler dire, "ehi, io appartengo a quella cerchia li sia chiaro".

Chiaro è che la cosa si è estesa anche a tutto ciò che non è Tesla, complice l'enorme campagna pubblicitaria fatta dalla Greta ecc.

Quindi sostanzialmente tirando le somme, ti conferisce quell'aurea di uomo vincente, arrampicatore, ma assolutamente benedetto direttamente da San Francesco in quanto amico della natura,

L'opposto infatti è il perdente, ai margini della società e anche zozzone.

Questo è, nulla di più e nulla di meno. praticamente i nuovi Yuppies.

...

Ps. io come modello preferisco il Gasman de "il Sorpasso" su un'Aurelia b24.

 

 

Modificato da Tony ramirez

www.idecore.it

www.madeineighties.it

Inviato
  • Autore
47 minuti fa, Tony ramirez scrive:

è uno status symbol principalmente perché chi lo propone, Elon Musk,  è un modello a cui ispirarsi per tutti coloro che non sono lui. Perché è un modello a cui conformarsi, come a voler dire, "ehi, io appartengo a quella cerchia li sia chiaro".

Chiaro è che la cosa si è estesa anche a tutto ciò che non è Tesla, complice l'enorme campagna pubblicitaria fatta dalla Greta ecc.

Quindi sostanzialmente tirando le somme, ti conferisce quell'aurea di uomo vincente, arrampicatore, ma assolutamente benedetto direttamente da San Francesco in quanto amico della natura,

L'opposto infatti è il perdente, ai margini della società e anche cozzone.

Questo è, nulla di più e nulla di meno. praticamente i nuovi Yuppies.

...

Ps. io come modello preferisco il Gasman de "il Sorpasso" su un'Aurelia b24.

 

 

mah, io non darei tutto questo poter a Musk, nel senso, se andiamo a vedere la Prius ad esempio, in California o in certi ambienti, era già un oggetto "figo" con cui distinguersi.

Musk ha solo intercettato il trend e preceduto gli altri (bravo lui, mica dico il contrario), ma senza di lui l'auto elettrica ci sarebbe stata lo stesso e sarebbe stata lo stesso percepita come "cool", anzi è stata più l'auto elettrica ( o meglio l'intuizione su) a farlo salire alla ribalta, che lui a dare risalto all'auto elettrica.

 

concordo con te sull'appartenenza ad una cerchia

Modificato da Aymaro

Inviato
16 minuti fa, Tony ramirez scrive:

è uno status symbol principalmente perché chi lo propone, Elon Musk,  è un modello a cui ispirarsi per tutti coloro che non sono lui. Perché è un modello a cui conformarsi, come a voler dire, "ehi, io appartengo a quella cerchia li sia chiaro".

Chiaro è che la cosa si è estesa anche a tutto ciò che non è Tesla, complice l'enorme campagna pubblicitaria fatta dalla Greta ecc.

Quindi sostanzialmente tirando le somme, ti conferisce quell'aurea di uomo vincente, arrampicatore, ma assolutamente benedetto direttamente da San Francesco in quanto amico della natura,

L'opposto infatti è il perdente, ai margini della società e anche zozzone.

Questo è, nulla di più e nulla di meno. praticamente i nuovi Yuppies.

...

Ps. io come modello preferisco il Gasman de "il Sorpasso" su un'Aurelia b24.

 

 

 

Credo che l'acquirente Tesla e Greta siano agli antipodi come carnivori e vegani.

Chi compra una Model 3 o S da 500 CV per andare a fare l'aperitivo difficilmente lo fa per motivi ecologici.

Inviato
2 minuti fa, A.Masera scrive:

 

Credo che l'acquirente Tesla e Greta siano agli antipodi come carnivori e vegani.

Chi compra una Model 3 o S da 500 CV per andare a fare l'aperitivo difficilmente lo fa per motivi ecologici.

Per me proporre auto da 550cv è, al di là dell'alimentazione, tutto tranne che ecologico come non è ecologico avere sotto 400/500 kg di batteria sotto le chiappe. Ad esempio io apprezzo il concetto della MX-30 (non il modello visto che suv ed elettrico sono un concetto del tutto irrazionale) ma l'idea di avere un pacco batteria più "leggero". In generale spero che le città vengano prese d'assalto da mezzi tipo l' Ami che, al di là dell'estetica, sono molto più utili e pratiche dei maledetti suv che occupano il doppio dello spazio per fare le stesse cose ossia andare da un punto A ad un punto B principalmente da solo/a. Anche la Spring, per quanto cessa, è un'idea ottima con tutti i limiti del caso per chi ha un paio di figli. Poi possiamo giustificare qualsiasi scelta o condannarla ma l'idea di avere un' auto da qui a 10 anni sarà già di per sé uno status symbol. Diventerà sempre più esclusiva con prezzi e costi di gestione/tasse sempre più alti. Un esempio? La nuova strategia  Mercedes: prezzi sempre + alti

Inviato
1 ora fa, 3volumi3 scrive:

A cavallo tra l'800 e il 900, i pochi eccentrici che possedevano "un automobile" (l'assenza dell'apostrofo è corretta, siamo prima dell’intuizione dannunziana) erano oggetto di lazzi e proto-meme da parte della collettività. Perché complicarsi la vita con quei bizzosi macchinari che una volta su due non partivano, che emettevano nuvole di fumo puzzolente, che erano pericolosi (un cavallo è molto più docile), rumorosi, poco pratici (un cavallo con una manciata di biada ti portava ovunque, per questi arnesi dovevi andare nelle farmacie e procurarti lattine di quel liquido infiammabile)?
A parte alcuni esponenti del ceto medio, particolarmente visionari e disposti ad armarsi di pazienza e sporcarsi le mani, che dovevano percorrere velocemente lunghe distanze (penso alla categoria dei dottori, in posti dai vasti spazi come gli USA), gli unici che potevano permettersi questo giocattolone erano i ceti più abbienti. Avevano la possibilità di acquisto di questi oggetti costruiti su misura, potevano stipendiare chauffeurs, avevano rimesse, etc, etc.


Col tempo, come per quasi tutte le innovazioni che hanno preso il posto di tecnologie radicate da generazioni, le innovazioni nella meccanica (e nelle infrastrutture viarie) hanno cominciato a rendere la scelta di un automobile molto più pratica rispetto a quella dei mezzi ippotrainati. Non era ancora una tecnologia alla portata di tutti (in Italia lo sarebbe diventata solo col secondo dopoguerra), ma i proprietari non erano visti più come ricconi eccentrici, ma come persone benestanti che potevano permettersi un sistema più pratico e moderno per spostarsi. Tant'è vero che negli USA le automobili (in Italia ora diventate femminili, a dimostrazione di come la percezione nel pubblico fosse molto più concentrata sugli aspetti piacevoli) cominciarono a essere prodotte in serie.

Un po’ alla volta ci si rese conto di tutti i problemi che i motori a scoppio avrebbero risolto: escrementi e urine puzzolenti in mezzo alle strade, spesso di città, gli stessi animali sfruttati fino all’ultimo e tenuti in piedi per miracolo, lentezza dei trasporti, mosche onnipresenti, fino a carcasse di questi poveri cavalli abbandonati per le vie delle città (cercate foto delle città americane di fine ‘800, per rendervi conto).


Penso che in questo periodo stiamo vivendo una fase di transizione tra i secolari motori endotermici e quelli elettrici che sotto molti aspetti ricorda quella tra carrozze e automobili.

Consideriamo certi modelli elettrici come status symbol solo perché ci rendiamo conto che al momento (a parte alcuni Paesi che hanno già fatto molto per incentivare questo tipo di mobilità) possedere questo tipo di vetture è appannaggio solo di chi ha certe possibilità (ricarica veloce casalinga, possibilità di gestire i propri spostamenti con un minimo di autonomia, oltre che alla possibilità di esborso per veicoli che, al netto di vari incentivi, sono comunque più costosi di quelli classici).

Al contempo, questi veicoli sono scelti da chi generalmente ha buone possibilità economiche perché esprimono l’idea di innovazione, perché gli early adopters di nuove tecnologie sono spesso persone che possono concedersi il lusso di investire considerevoli quantità di denaro in prodotti di nicchia. Anche gli automobili a cavallo tra ‘800 e 900 suscitavano le stesse idee agli happy few di allora.

Arriverà il momento in cui i nostri figli (o nipoti per i più attempati di noi) un giorno ci chiederanno: “Ma davvero andavate in giro con quei mezzi rumorosi che emettevano tutto quel fumo? E che per muoversi dovevano essere riempiti da un liquido estratto dal sottosuolo di paesi lontani?”

E noi risponderemo, con sguardo basso: “Eh…”


(disclaimer: non sono un fautore dell’elettrico a tutti i costi e se mai dovessi cambiare auto entro i prossimi 10 anni prenderei probabilmente un veicolo endotermico. Penso però che quella del motore elettrico sia una tendenza irreversibile che farà scomparire i motori a scoppio, rendendoli obsoleti. Solo che in questo momento di transizione, proprio come a inizio ‘900, la tecnologia non è ancora matura per una diffusione di massa)

Aspè.

Le carrozze coi motori elettrici, e le automobili elettriche vere e proprie, sono state parecchio diffuse all'inizio del ventesimo secolo, salvo essere poi soppiantate dalle termiche per i noti motivi di autonomia e di tempo di ricarica.

Quando ero piccolo, negli anni '70, c'era ancora il pensiero di auto elettrica = vecchiume. Infatti Nonna Papera guida un'auto elettrica.

Inviato
1 ora fa, Tony ramirez scrive:

 

Ps. io come modello preferisco il Gasman de "il Sorpasso" su un'Aurelia b24.

 

 

 

Io voglio diventare come lui

 

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Se non ci riesco, cercherò di diventare almeno Stanis LaRochelle.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato
45 minuti fa, libbio scrive:

Per me proporre auto da 550cv è, al di là dell'alimentazione, tutto tranne che ecologico come non è ecologico avere sotto 400/500 kg di batteria sotto le chiappe. Ad esempio io apprezzo il concetto della MX-30 (non il modello visto che suv ed elettrico sono un concetto del tutto irrazionale) ma l'idea di avere un pacco batteria più "leggero". In generale spero che le città vengano prese d'assalto da mezzi tipo l' Ami che, al di là dell'estetica, sono molto più utili e pratiche dei maledetti suv che occupano il doppio dello spazio per fare le stesse cose ossia andare da un punto A ad un punto B principalmente da solo/a. Anche la Spring, per quanto cessa, è un'idea ottima con tutti i limiti del caso per chi ha un paio di figli. Poi possiamo giustificare qualsiasi scelta o condannarla ma l'idea di avere un' auto da qui a 10 anni sarà già di per sé uno status symbol. Diventerà sempre più esclusiva con prezzi e costi di gestione/tasse sempre più alti. Un esempio? La nuova strategia  Mercedes: prezzi sempre + alti


mil SUV paradossalmente è il veicolo più versatile per le famiglie perché può includere prestazioni, spazio, facoltà di manovra (gradini, marciapiedi, buche, rampe, ecc) e visibilità. Una B nel 2022 fa da B, ovvero la usi nei tragitti brevi e non tutti insieme, quindi paradossalmente un SUV con X  in più è comunque una scelta più sensata rispetto a 2 auto

Inviato
23 minuti fa, jameson scrive:

Aspè.

Le carrozze coi motori elettrici, e le automobili elettriche vere e proprie, sono state parecchio diffuse all'inizio del ventesimo secolo, salvo essere poi soppiantate dalle termiche per i noti motivi di autonomia e di tempo di ricarica.

Quando ero piccolo, negli anni '70, c'era ancora il pensiero di auto elettrica = vecchiume. Infatti Nonna Papera guida un'auto elettrica.

 

Diciamo che agli albori dell'automobilismo non c'era ancora una tecnologia propulsiva nettamente dominante.
I veicoli elettrici erano considerati più facili da guidare, silenziosi e affidabili (infatti erano preferiti dalle poche audaci automobiliste, Nonna Papera docet), di contro l'autonomia anche a quei tempi è stato il loro tallone d'Achille.
In seguito i maggiori progressi furono fatti sui veicoli a benzina, rendendoli molto più affidabili e togliendo dalla competizione i veicoli elettrici (scarsa autonomia e peso delle batterie al piombo eccessivo) e quelli a vapore (complicazioni operative e tempi di attesa perché lunghissimi per entrare a regime).

Anche oggi, comunque, vediamo che in questo abbandono dei motori a scoppio c'è chi spinge su una tecnologia alternativa a quelle della batterie allo stato solido: l'idrogeno.

Inviato
1 ora fa, Aymaro scrive:

mah, io non darei tutto questo poter a Musk, nel senso, se andiamo a vedere la Prius ad esempio, in California o in certi ambienti, era già un oggetto "figo" con cui distinguersi.

 

Musk ha solo intercettato il trend e preceduto gli altri (bravo lui, mica dico il contrario), ma senza di lui l'auto elettrica ci sarebbe stata lo stesso e sarebbe stata lo stesso percepita come "cool", anzi è stata più l'auto elettrica ( o meglio l'intuizione su) a farlo salire alla ribalta, che lui a dare risalto all'auto elettrica.

 

Elone ha avuto l'intuizione di fare la sua Lotus a batteria, dimostrando per primo che le auto elettriche potevano essere anche ludiche, sdoganandole dallo stereotipo di vetture buone solo a muoversi con la coscienza leggera.

Bialbero-propulso e Busso-avantratto.
"L' Alfa vera ha dda puzza', e l' Alfista ha dda puzza' de l' Alfa sua."; 
" l'Alfa Romeo non punta alla fetta di mercato, no: l'Alfa Romeo è la ciliegina sulla torta! "; "Io non sono il maschio alfa. Sono il maschio Alfa Romeo."

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